063 non solo numeri...finalmente riconosciuti i diritti delle donne calabresi

di Vincenzo Comi - Abbiamo già affrontato più vo

di Vincenzo Comi – Abbiamo già affrontato più volte, su queste pagine, il tema dell’endometriosi, la malattia invalidante inserita da poco tempo nei nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ovvero nell’elenco delle malattie croniche che danno diritto all’esenzione dal pagamento di alcune prestazioni specialistiche e di controllo.

Grazie alla sig.ra Margherita Iellamo, Responsabile dello Sportello Endometriosi e Dolore Pelvico Cronico dell’Unione Nazionale dei Consumatori Salute e Benessere – Tutela del Malato e grazie al dott. Rosario Idotta, abbiamo imparato a conoscere questa importante patologia che colpisce circa 14 milioni di donne in Europa e che è causa del 30-40% dei casi di infertilità femminile.

Torniamo ad affrontare il tema dell’endometriosi perché finalmente, dopo tante battaglie, anche alle donne calabresi verrà riconosciuta l’esenzione del ticket. Il Servizio Sanitario Nazionale Regione Calabria, inserisce infatti tra le prestazioni esenti, in regime di convenzione, l’endometriosi moderata e grave attribuendo il numero 063 come codice di esenzione della patologia.

Già nel febbraio 2017 il Parlamento Europeo aveva approvato due punti cruciali in ambito di endometriosi, l’aumento dei finanziamenti per promuovere la ricerca sulle cause e possibili cure della patologia e il riconoscimento dell’endometriosi come patologia invalidante.

Come ricordato da Margherita Iellamoil cammino da percorrere al fine di raggiungere una diffusione informativa sull’endometriosi a carattere nazionale è ancora lungo da percorrere. È tangibile però la certezza che le donne calabresi potranno finalmente affrontare un mondo che non sia indifferente al loro dolore attraverso provvedimenti concreti e vincolanti”.

Due donne su dieci soffrono di questa patologia. Un dato allarmante che non può essere messo da parte né può essere sottovalutato.

È previsto quindi in Calabria il potenziamento delle prestazioni sanitarie e delle misure di sostegno economico e sociale per le donne affette da tale patologia.

Con il riconoscimento di tale patologia come malattia cronica, per le donne affette da endometriosi nelle forme più gravi, sarà possibile chiedere l’esenzione alle Asl e non pagare le prestazioni specialistiche.

Nello specifico le prestazioni riguardano: anamnesi e valutazione, definite brevi (Storia e valutazione abbreviata, Visita successiva alla prima), clisma opaco semplice (in caso di sospetta ostruzione intestinale), ecografia dell’addome superiore (incluso: fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni e surreni, retroperitoneo – Escluso: ecografia, dell’addome completo), ecografia dell’addome inferiore (Incluso: ureteri, vescica e pelvi maschile e femminile – Escluso: Ecografia dell’addome completo), ecografia transvaginale, ecografia transrettale.

Finalmente, grazie all’Unione Nazionale dei Consumatori Salute e Benessere – Tutela del Malato ed al suo presidente avv. Saverio Cuoco, che si è prodigato per questa conquista, le istituzioni hanno preso coscienza dell’importanza della malattia. La lunga battaglia intrapresa ha portato all’ottenimento degli obiettivi prefissati. Adesso non rimane che stare vigili continuando ad offrire un’informazione completa e corretta sulla malattia e sul vissuto della donna con la consapevolezza sempre più profonda sul significato clinico ed emotivo di questa patologia.

Per ulteriori chiarimenti e/o informazioni è possibile consultare il sito internet dell’associazione www.uniconsum.it o contattare telefonicamente il numero 0965/24793.