Nuova eccellenza per il Liceo Classico T.Campanella: Domenico Praticò ammesso a Cambridge!

Questo mese intervistiamo un neo ammesso alla faco

Questo mese intervistiamo un neo ammesso alla facoltà di lettere classiche della Cambridge University. Esatto, hai capito bene…uno studente de Liceo Classico è stato ammesso a Cambridge, proprio quella Cambridge di cui hai sicuramente sentito parlare nei telefilm…quella che sta in cima alle classifiche universitarie mondiali e che è conosciuta in tutto il mondo per essere un centro di eccellenza.

Il nostro intervistato si chiama Domenico Praticò, ha 17 anni, frequenta la 5^C ed è uno tra i pochissimi studenti italiani ad aver superato le durissime prove d’ammissione.

V.: non capita tutti i giorni di conoscere qualcuno che ce l’abbia fatta ad essere ammesso ad un’università di levatura internazionale come quella di Cambridge, soprattutto se si considera la rigida selettività per cui essa è universalmente nota e il fatto che, in media, riceva migliaia di domande per un numero assai limitato di posti…descrivici la tua prima reazione nel leggere l’email in cui ti veniva offerto il posto e come l’hanno presa amici e familiari.

D.P.: quando mi è arrivata l’email ho temporeggiato un po’ per timore del responso. Ero felicissimo, ho avvisato subito i miei genitori e mia sorella, successivamente i miei parenti e gli amici più stretti. A dire il vero non ho realizzato subito l’importanza della notizia, mi ci sono voluti un po’ di giorni per elaborare il tutto.

V.: sono certo che dietro un risultato del genere ci sia oltre che una sconfinata passione per il sapere anche una buona dose di lungimiranza…quando hai maturato il desiderio di voler studiare a Cambridge? Che iter hai dovuto seguire?

D.P.: frequentare l’università di Cambridge è sempre stato il mio sogno. Nell’ultimo anno ho capito che coniugando la mia conoscenza dell’inglese con la mia passione per il latino e il greco avrei potuto realizzarlo…e così è stato. Ho inviato la domanda, ho affrontato il test scritto e il colloquio, e alla fine ce l’ho fatta, posso dire che il mio progetto si è concretizzato.

V.: questo importante traguardo o punto di partenza, a seconda delle prospettive, deriva da una mera passione personale o è stato proprio questo liceo, l’ambiente scolastico in cui ti sei trovato e le varie opportunità che esso ti ha offerto a far nascere in te il desiderio di approfondire i tuoi studi?

D.P.: sono riuscito a raggiungere questo risultato anche grazie al supporto di tutti i professori che mi hanno accompagnato durante questi cinque anni di scuola. Colgo l’occasione per rinnovare i ringraziamenti a tutti loro e in particolare alla mia professoressa di latino e greco che mi ha fatto amare queste materie e mi ha accompagnato con molta pazienza e disponibilità durante l’iter dell’ammissione.

V: la società odierna tende a sminuire e ridicolizzare, se non addirittura a demonizzare gli studi umanistici, accusati di essere troppo distanti da un mondo che tende sempre più a essere indirizzato verso un sapere incentrato sulla tecnologia e il pragmatismo. La tua scelta appare coraggiosa agli occhi di molti. Per quale ragione credi nella valenza degli studi classici, e perché li consiglieresti a chi ancora non ha intrapreso un percorso di studi liceale?

D.P.: è vero, può apparire una scelta coraggiosa, ma ritengo che gli studi classici siano propedeutici per lo studio di ogni altra materia, di qualsivoglia genere, anche scientifico. La cultura greca, quella romana e quella cristiana costituiscono le fondamenta della civiltà occidentale; quindi andare a riscoprirle e a capire quali siano le basi sulle quali l’intero edificio della cultura occidentale si è eretto per millenni è di fondamentale importanza. Abbiamo, poi, esempi di come la cultura classica possa essere una solida base anche per studi scientifici, basti pensare al premio Nobel per la fisica Anthony Leggett laureato al corso di LiteraeHumaniores (aka lettere classiche) di Oxford.

V.: progetti per il futuro?

D.P.: l’unico sbocco lavorativo dopo gli studi umanistici sembrerebbe quello dell’insegnamento, una nobile professione certamente, ma non so ancora con precisione quale sia il mio sogno dal punto di vista lavorativo, cercherò di scoprirlo durante il percorso universitario.

V.: un augurio per i nostri lettori?

D.P.: mi auguro che i giovani di oggi si avvicinino sempre più numerosi allo studio delle materie umanistiche, in particolare al latino e al greco. VALETE!

Da Classico… Ma non troppo! Periodico indipendente gestito dagli studenti del Liceo Classico Tommaso Campanella, numero di febbraio.

A cura di Vincenzo Romolo, III C