Aeroporto, aliscafi e biglietto unico. Reggio Calabria e Messina, insieme verso il futuro

di Pasquale Romano - Un ponte strategico e metafor

di Pasquale Romano – Un ponte strategico e metaforico, che permetta a Reggio Calabria e Messina di ‘fondersi’ in un’unica grande città, sfruttando una sinergia sinora rimasta su carta, sepolta da secoli di indifferenza e sterile antagonismo. Le due sponde dello Stretto si guardano, si annusano, ma non riescono a camminare insieme verso il futuro.

Un cambiamento radicale potrebbe arrivare, con benefici rilevanti e reciproci per le due città, dall’accordo progettuale firmato nelle scorse settimane dalle due amministrazioni comunali.

Reggio Calabria e Messina – si legge nel documento – “condividono pienamente la rilevanza strategica della realizzazione di un processo di conurbazione tra le città di Messina e Reggio Calabria, attraverso la sinergica programmazione ed integrazione di servizi, attività ed investimenti”.

Giuseppe Marino, Assessore ai trasporti del comune di Reggio Calabria, ai microfoni di Citynow esprime soddisfazione per l’accordo firmato: “Si tratta di un progetto molto concreto, che non detta linee ma indica risorse concrete, condivise dall’agenzia per la coesione territoriale, ente che gestisce i fondi europei. E’ di un’idea ‘coccolata’ a lungo, che potrà modificare sensibilmente la storia di Reggio Calabria”.

Condividere, invece di separare ciò che lo Stretto divide tra le due sponde. Unire i due poli attraverso un sistema integrato, la strada verso la crescita del territorio: “Reggio Calabria e Messina, insieme, costituiscono una grande città, con ricadute positive per l’economia di una portata che ancora non riusciamo a capire. Creando una piattaforma di servizi e un sistema di mobilità totalmente rinnovato -spiega Marino- si potrà davvero rivoluzionare l’area dello Stretto”.

L’operazione, finanziata con 26 milioni di euro di fondi europei, prevede una serie di interventi su aeroporto, aliscafi, tram e bus. In particolare, l’Aeroporto dello Stretto potrà ricevere linfa vitale considerate le enormi difficoltà vissute in questi mesi: “Il bacino di utenza può e deve crescere enormemente. Nel progetto -specifica Marino- si pensa ad aliscafi dedicati ai 250 mila turisti che ogni anno trascorrono le vacanze alle Isole Eolie. Farli arrivare e partire da Reggio Calabria, invece che da Palermo e Catania, è uno degli obiettivi da centrare”.

Il Tito Minniti, in attesa dell’insediamento di Sacal, vive una fase di stallo, ma ha necessità di strategie mirate per non rimanere isolato e quasi inutile per il territorio. “Alitalia ha confermato gli attuali voli sino all’autunno, stiamo cercando di coinvolgere nuove compagnie che possano colmare il deficit di voli verso Roma e Milano. Questa novità dei trasporti integrati crediamo e speriamo possa attrarre alte compagnie. Garantire stabilmente numerosi voli verso le principali città italiane rappresenta il pilastro sul quale costruire il futuro dell’aeroporto”, dichiara l’assessore Marino.

Modificare e aggiornare alcune strumentazioni darebbe la possibilità ad alcune compagnie low-cost (Ryanair su tutte) ad avvicinarsi all’Aeroporto dello Stretto, attualmente ‘off-limits’ con gli attuali software. “Questi lavori (effettuati da Enav sotto il controllo del Ministero dei Trasporti, ndr) permetteranno un importante passo in avanti, evitando l’addestramento aggiuntivo dei piloti. I tempi -assicura Marino- saranno piuttosto rapidi”.

Tornando all’accordo progettuale firmato dalle due amministrazioni comunali, quali le misure principali previste nel progetto? “Per iniziare un biglietto unico, per tram, bus, aliscafo e traghetto, da utilizzare indifferentemente tra Reggio e Messina. Sincronizzare gli aliscafi con i voli in partenza da Reggio Calabria, dedicare bus da e verso l’aeroporto ed altri punti strategici della città”.

Unire Reggio Calabria e Messina, in particolare i centri storici con i rispettivi porti a poche centinaia di metri di distanza dal cuore delle due città, nell’idea progettale rappresenta il punto di partenza verso un futuro da costruire insieme. “Sono diverse le operazioni previste, con altri fondi a esempio stiamo costruendo il Waterfront che sarà un fondamentale punto intermodale. Chi arriva a Reggio oggi spesso si trova nel ‘deserto’, se si vuole davvero puntare sul turismo -spiega Marino- questo deficit deve essere spazzato via”.

Turismo, cultura, occupazione e mobilità. Gli antichi e irrisolti problemi dell’area dello Stretto potranno (almeno in parte) essere risolti da questo tipo di accordo? “Siamo convinti di sì. Tutti gli operatori commerciali dovranno cogliere al volo questa preziosa opportunità, il progetto una volta avviato garantirà un flusso di turismo ben diverso rispetto ad oggi. La storia di Reggio Calabria e Messina può davvero cambiare”.