"Il barbiere di Siviglia" strega l'arena del Parco Ecolandia - FOTO

di Eva Curatola - Un dramma comico in due atti nat

di Eva Curatola – Un dramma comico in due atti nato dalla penna e dalla genialità di Gioacchino Rossini strega l’arena del Parco Ecolandia. Grandi emozioni dunque al Forte Gullí nella sera di ieri, domenica 12 agosto, grazie a “Il barbiere di Siviglia”, una fra le opere teatrali più conosciute al mondo. Una notte da brividi, non per il freddo, semplicemente per l’emozione.

L’emozione che il teatro non smette di suscitare in chi ha fatto della cultura un punto di riferimento.

Chi non conosce Figaro? Il famoso barbiere tuttofare. Chi almeno una volta non ha sentito parlare della travagliata storia d’amore tra il Conte d’Almaviva e Rosina? Nel corso del tempo l’opera classica ha subito delle variazioni, così come la trasposizione andata in scena ieri a Reggio Calabria.

Il barbiere di Siviglia della Traiectoriae è risultata infatti una produzione originale, che grazie alle spiccate qualità del critico e Direttore artistico Domenico Gatto, della direzione musicale di Manuela Ranno e alla regia di Teresa Gargano ha lasciato i reggini senza fiato. Due giovani donne dunque al timone dello spettacolo che ha riscosso grande successo registrando un numero inatteso di presenze.

Il conte di Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, barbiere nonché “factotum della città”, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro.

Attorno a queste vicende ruota la bellissima storia che ha coinvolto un pubblico delle grandi occasioni. A dare il la, sotto il cielo di Ecolandia, è un’orchestra da mille e una notte che si fonde perfettamente alla bellezza dell’Arena, da tempo palcoscenico degli eventi più importanti in città. Un pubblico appassionato ma educato non smette di tenere il tempo dello spettacolo rimanendo però in un religioso silenzio, spezzato solo al calar del sipario al momento degli applausi che si protraggono per lunghissimi minuti.

Impossibile stabilire una classifica di gradimento dei personaggi, perché tutti dal Conte d’Almaviva a Don Bartolo, Rosina, Figaro, passando per Don Basilio, Fiorello, Berta e l’ufficiale, hanno dimostrato un’attitudine all’interpretazione senza eguali.

Foto Antonio Sollazzo

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