Calcio serie B e C – Si va verso lo sciopero. Caso fideiussioni ancora nessuna comunicazione

Calcio italiano sempre più nel caos. Un’altra e

Calcio italiano sempre più nel caos. Un’altra estate all’insegna di fallimenti, ricorsi, ripescaggi e blocco dei ripescaggi ed ora la minaccia di uno sciopero così come dichiara a TuttoC.com l’avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, questi alcuni passaggi dell’intervista: “La nostra idea resta quella di uno sciopero. A inizio settimana sanciremo lo stato d’agitazione e a metà della stessa, se nulla sarà cambiato, proclameremo lo sciopero nelle categorie interessate da questo scempio, la Serie B e la Serie C. Spero che non saranno solo i calciatori a fermarsi ma le avvisaglie che arrivano dalle società di Lega Pro ma anche dalla LND sono rassicuranti in tal senso. La realtà è che si è fatto il favore a 19 presidenti di B a danno di tutto il sistema.

Qualche società di B si sta rendendo conto che avere quattro retrocessioni in un campionato a 19 squadre non aiuterà ad abbassare i costi e probabilmente bisognerà spendere di più dei soldi promessi in queste settimane per salvarsi.

Sono certo, purtroppo, che la FIGC sarà chiamata a pagare ingenti danni ai club e ai calciatori che ne faranno richiesta. Ma non voglio fare comunque un ragionamento giuridico bensì politico. Se ritenessimo lecita una situazione di questo tipo, in futuro non ci sarebbero più norme certe”.

In tutto ciò resta in piedi il problema fideiussioni in C.
Per quanto riguarda i dieci club di C con la Finworld e i due di B, aspettavamo una comunicazione ufficiale della FIGC che, evidentemente era in altre faccende affaccendata. Speriamo che a breve arrivi il tanto atteso comunicato che dovrebbe obbligare queste 12 società, come già avvenuto in passato col caso Gable, a sottoscrivere una nuova polizza per avere una nuova garanzia, obbligatoria per partecipare ai campionati”.