Caso di docente violenta in Calabria, Marziale: "Occorre una presa di posizione dei vertici scolastici"

“Quanto sta accadendo a Trebisacce è davvero st

“Quanto sta accadendo a Trebisacce è davvero stucchevole e la situazione esige una presa di posizione dei vertici scolastici, per porre fine ad una diatriba tanto articolata che in anni di attività non mi è mai capitato di trattare con l’intento di mediare tra le parti a beneficio esclusivo della popolazione minorile”. Lo afferma in una dichiarazione il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, in merito alla vicenda del Liceo Galilei del comune cosentino, “dove stuoli di genitori ed alunni sono impegnati in un difficile contenzioso con una docente accusata dagli stessi di maltrattamenti”.

“Questi i fatti – sostiene Marziale:” In data 28 settembre il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo, ha inoltrato al mio ufficio una e-mail per segnalare l’atteggiamento costantemente offensivo di una docente verso gli alunni di una classe IV del suddetto Liceo. Il 3 ottobre, perveniva altresì alla mia attenzione una lettera a firma di un nutrito gruppo di genitori con la quale mi si chiedeva un incontro proprio per spiegare i termini della questione. Cosicché, ho deciso di convocare in audizione le parti, che ho presieduto a Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale, il 16 ottobre, alla presenza dei protagonisti citati, più due amministratori comunali, circa venti genitori, una rappresentante dell’ATP di Cosenza, la docente implicata ed il suo avvocato, tra l’altro latore di una giustificazione della dirigente scolastica assente per ragioni certificate di salute”.

“La seduta è durata circa quattro ore – continua il Garante – nel corso della quale la tensione non ha minimamente lasciato il passo a più miti atteggiamenti e, purtroppo, mi è toccato assistere finanche a carte intestate di avvocati svolazzatemi sotto il naso con presunte intercettazioni ambientali di studenti minorenni e maggiorenni e dichiarazioni che gli stessi avrebbero spontaneamente reso, estorte secondo alcuni presenti. Anche la stessa docente sarebbe stata intercettata nel mentre offende i ragazzi a suon di: “balordi, ignoranti, capre… sputatevi allo specchio e fate in modo che lo sputo vi torni indietro”, vi prendo a calci in c…”.  In virtù della mancanza della possibilità di sanare la situazione ho provveduto a stilare una relazione che invio stamani al MIUR, all’USR della Calabria, all’ATP di Cosenza, alla Prefettura cosentina, al Tribunale ed alla Procura della Repubblica per i minorenni di Catanzaro, alla Procura della Repubblica di Castrovillari, oltre che agli stessi attori implicati”.

“Singolare – evidenzia il Garante – che la dirigente scolastica abbia inviato al Garante una nota tramite il sindaco Mundo, attraverso la quale comunicava la decisione di sospendere cautelativamente la docente per 10 giorni, e un’altra con l’avvocato della professoressa, dove revocava la sospensione, firmate a distanza di poche ore l’una dall’altra. Così come, punto controverso della diatriba è il precedente spostamento dell’insegnante implicata ad altre classi, da parte della reggente che ha preceduto l’arrivo dell’attuale dirigente, proprio per incompatibilità ambientali”.

“Davanti ad un simile quadro – conclude Marziale – pur avendo acquisito agli atti il tutto, non posso che rinviare alla scuola decisioni che appaiono ineludibili ad occhio nudo e alla magistratura competente perché indaghi onde individuare possibili reati. Certo è che nessuno ne esce vincitore, perché quando scuola e famiglia risultano essere così lontane a rimetterci sono solo i ragazzi”.