"Chiudi e vai! Viaggi calabresi di un capotreno esistenziale" in vetrina alla Libreria Nuova Ave

di Eva Curatola - Il #MaggioDeiLibri sta per volge

di Eva Curatola – Il #MaggioDeiLibri sta per volgere al fine. E quale modo migliore di chiudere uno degli appuntamenti annuali più importanti per gli appassionati di lettura, se non un incontro con un autore locale?

E’ questa infatti l’iniziativa della Libreria “Nuova Ave”. La storica libreria reggina da sempre impegnata nel promuovere la lettura attraverso gli incontri con gli autori che con le loro parole portano il lettore in mondi nuovi e inesplorati.

Che si tratti di personaggi di spicco o autori emergenti, la Libreria Nuova Ave si trova sempre in prima linea quando di mezzo c’è la cultura.

Per mantenere questa tradizione, la libreria ospiterà oggi 29 Maggio, alle ore 18:00, Antonio Calabrò, autore del libro “Chiudi e vai” Viaggi calabresi di un capotreno esistenziale” (Disoblio Edizioni). Discuterà del libro con l’autore Daniela Scuncia (Critico Letterario).

Antonio Calabrò è un grande appassionato di musica, trasmette su Radio Antenna Febea e scrive prefazioni, recensioni e critiche letterarie. Ideatore della rassegna Calabria d’Autore, spazio teatrale sui temi della cultura. Per Disoblio ha già pubblicato, oltre a “Chiudi e vai!” anche “Reggio è un blues” (2013). Nel tempo libero è Capotreno di Trenitalia.

Chiudi e vai!” è un tracciato di riflessione scandito da ventiquattro racconti, ripartiti in dodici mesi, nei quali l’autore intende il viaggio in treno come una metafora dell’esistenza ma anche come il luogo più adatto per conoscere da vicino la Calabria, i calabresi e i reali problemi che tormentano questa terra.

Raccontando in forma di diario, fermata dopo fermata, storie di dolore e di amore, incontri folli e disperati, avvenimenti in bilico tra la ragione e la follia, nella cornice degli scenari più suggestivi che è possibile ammirare sulle coste jonica e tirrenica, il capotreno esistenziale Antonio Calabrò cerca un senso all’esistenza laddove pare sia possibile soltanto fare esperienza, bella e atroce a un tempo, del viaggio e degli altri.

locandina 29 maggio 2016-001