Il Cis promuove “Il giusto vivrà per la fede”

Nel contesto del ciclo di incontri su “I grandi

Nel contesto del ciclo di incontri su “I grandi personaggi della Bibbia e della Storia della Chiesa”, giovedì 23 novembre, alle ore 18:00, presso la Sala della chiesa di S. Giorgio al Corso, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuove la tavola rotonda “Il giusto vivrà per la fede” (lettera ai romani 18;17) – Libertà e salvezza dell’anima in Agostino e Lutero. Introduce don Antonio Santoro, parroco di S. Giorgio al Corso.

Dirige e modera la tavola rotonda Mons. Antonio Morabito, canonico del Capitolo Metropolitano di Reggio – Bova. Partecipano: Giuseppe Palamara, diacono; Emilia Serranò, docente di Filosofia; Maria Cettina Sayeva, studiosa di Scienze religiose. Saulo, nato a Tarso (Cilicia) all’inizio del 1° secolo da una famiglia ebraica farisea, fu uno dei più accaniti avversari della nuova religione.

Gli Atti degli apostoli raccontano che partecipò da spettatore all’uccisione di Stefano da parte degli Ebrei. Si convertì alla nuova fede dopo che, caduto da cavallo sulla strada di Damasco, ebbe una visione nella quale Gesù lo chiamava dicendogli: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Dopo aver appreso i principi della nuova religione da Anania, si convertì e assunse il nuovo nome di Paolo, diventando un convinto e deciso propagatore del messaggio di Cristo.

Insieme a Pietro, Paolo diventò il santo patrono della città di Roma, che gli ha dedicato la basilica di S. Paolo fuori le mura. Il pensiero di s. Paolo influenzò notevolmente gli sviluppi della teologia cristiana, in particolare la riflessione di s. Agostino, vescovo di Ippona, e quella di Lutero, che hanno affermato il primato della grazia di Dio e della fede rispetto agli atti di culto esteriore e alle ‘opere buone’.

Foto manifesto - Il giusto vivrà per la fede