Lidi e orario di chiusura, gli organizzatori: “Non vogliamo spaccature, tutti uniti per il bene di RC”

di Pasquale Romano – Con l’estate alle porte,

di Pasquale Romano – Con l’estate alle porte, tiene banco da alcuni giorni la questione relativa agli orari di chiusura dei lidi reggini. Un’ordinanza datata 2013, firmata dai commissari prefettizi, impone lo ‘stop’ della musica entro l’1.30, esclusi i weekend di luglio, agosto e metà settembre. Sui social network si è scatenato il dibattito tra favorevoli e contrari, nei giorni scorsi è intervenuto anche il sindaco Falcomatà, dichiarando che i lidi di altre località turistiche come Gallipoli e Rimini adottano orari ancora più severi.

Le ‘serate’ che animano la movida reggina nei mesi estivi sono ideate da diversi gruppi di organizzatori. Uno di questi è ‘Camarote Shine’, gruppo che vede tra i propri soci Filippo Romeo. Doveroso concedere la parola agli attori principali, a chi punta ad intrattenere il popolo reggino e i turisti che arrivano in riva allo Stretto.

“La scorsa estate, l’amministrazione comunale ha mostrato elasticità nei confronti di un’ordinanza che rischia di penalizzare non solo noi ma anche il pubblico che intende svagarsi e i proprietari dei lidi. Reggio Calabria è una città che sfrutta una minima parte delle proprie potenzialità. L’indotto economico legato al turismo trae enorme beneficio da un target focalizzato sulla fascia d’età dei più giovani. Bisogna ragionare e programmare a 360 gradi, offrendo servizi sia alle famiglie che ai ragazzi”, dichiara Romeo ai microfoni di City Now.

Questione di decibel. Chi abita nei dintorni del lungomare, lamenta un disagio nel non poter riposare in modo dovuto. “Bisogna rispettare anche le loro esigenze. Come ha dichiarato il sindaco Falcomatà, si può trovare un accordo che cerchi di accontentare tutti. Il nostro compito –afferma Romeo- è quello di assicurare il divertimento ai giovani che vogliono passare una bella serata e al contempo tutelare gli investimenti degli imprenditori”.

Lancette all’indietro, è possibile?
Anticipare l’orario di inizio (e fine) delle serate potrebbe essere una delle soluzioni da adottare: “Non dimentichiamoci che anche tra noi organizzatori e il pubblico c’è chi si deve alzare la mattina presto per lavorare. Si può anticipare l’orario di inizio anche se la città è abituata ad orari simili alla movida spagnola”.

Cosa aspettarsi dunque dall’estate 2016? Quali i principi che regoleranno l’attività dei lidi reggini e le aspettative di chi lavora nel campo dell’intrattenimento? “L’ideale sarebbe avere un quadro chiaro e univoco della situazione, per non generare confusione e polemiche. Non si devono creare fazioni o spaccature, bisogna remare tutti dalla stessa parte per il bene della città. Il nostro lungomare è il più bello d’Italia, se lo sfruttiamo nel migliore dei modi possiamo davvero cambiare le cose e rilanciare il turismo”.