Lo sfratto e una lunga battaglia: l'odissea della famiglia Manduca

Dopo aver rivendicato il diritto alla casa, la sig

Dopo aver rivendicato il diritto alla casa, la signora Manduca ha ottenuto a settembre  scorso l’assegnazione di un alloggio in emergenza abitativa, sulla base dell’art. 31 della legge reg. 32/96.

I funzionari del Comune si erano impegnati ad eseguire i lavori di manutenzione necessari per rendere l’alloggio abitabile ma, fino ad oggi, la famiglia Manduca non ha potuto accedere all’alloggio per le evidenti carenze strutturali.

La vicenda ha avuto inizio nel  mese di aprile scorso, quando la famiglia Manduca, con il sostegno delle associazioni e dei movimenti  riuniti nell’Osservatorio sul disagio abitativo, ha presentato  richiesta di assegnazione alloggio in emergenza abitativa a causa di uno sfratto.

Le azioni di rivendicazione hanno portato un risultato: dopo il rinvio del primo accesso dello sfratto il 3 luglio scorso,  la famiglia a settembre  ha avuto assegnato  un alloggio non immediatamente abitabile. Pertanto, l’allora dirigente  di settore, A. Cristiano,  aveva redatto un verbale di consegna,  con il quale il Comune si impegnava ad eseguire i lavori di manutenzione.

Ma fino ad oggi, nonostante le molte promesse, i lavori sono stati solo avviati, senza mai essere ultimati.

L’alloggio rimane ancora  in condizioni di non abitabilità.

Considerato che  la procedura di sfratto è già in corso, soltanto il buon senso dell’Ufficiale giudiziario e del legale del padrone di casa,  ha permesso alla famiglia di  ottenere i  rinvii necessari  per attendere  l’esecuzione dei lavori. Difatti dopo il primo accesso del 3 luglio scorso ne sono seguiti altri tre e il  prossimo sarà il  23 gennaio 2019.

Il Comune, con la voce del nuovo dirigente alla manutenzione del settore erp, D. Beatino, ha riferito l’ormai prossima ultimazione dell’iter relativo al bando di  gara di 350.000 euro per la manutenzione degli alloggi popolari.   Ma,   nonostante l’impegno assunto,  non può assicurare nulla sui tempi di esecuzione.

A questo punto resta da chiedersi se il Comune provvederà a realizzare i lavori necessari entro il  prossimo accesso di sfratto.

Appare paradossale che una famiglia con decreto di assegnazione di un alloggio popolare non abbia una casa dove poter abitare.

Confidando  ancora nella possibilità di porre rimedio a questa situazione,  si rinnova l’invito al Comune di provvedere alla realizzazione dei lavori di manutenzione prima del prossimo 23 gennaio.

Reggio Calabria, 18 dicembre 2018

Osservatorio sul disagio abitativo

Un Mondo Di Mondi   Giacomo Marino -Cristina Delfino

CSOA  Angelina   Cartella

Società dei Territorialisti/e Onlus

Centro Sociale Nuvola Rossa

Comitato Solidarietà Migranti

Reggio Non Tace

Collettiva AutonoMia