La Sosta': 30 anni al ritmo di jazz. Al via i festeggiamenti.

di Nicolino D'Ascoli. Sicuramente un traguardo non

di Nicolino D’Ascoli. Sicuramente un traguardo non da poco: 30 anni di musica per il locale che da sempre è considerato uno dei jazz club più prestigiosi sul territorio italiano e non solo, conosciuto anche oltre oceano per la ecletticità e qualità proposta nelle rassegne che in questi anni si sono susseguite ed hanno visto calcare questo minuscolo palcoscenico da artisti del calibro di: George Cables, Massimo urbani, Jack De Johnette, Jimmy Cobb, Paolo fresu, ed anche Vinicio Capossella e Sergio Cammariere al loro debutto.Sicuramente Mimmo Pitasi (il deus ex machina per usare una espressione euripidea!!!), e company non potevano immaginare tutto ciò quando in quel lontano 1983 aprirono la prima LA SoSTA, immaginando uno spazio dove l’arte doveva essere protagonista e rischiando da subito la chiusura per fallimento poetico…… Ma di arte e di musica ci si nutre tanto quanto di food e ci si può vivere, proponendo accanto a un’ottima cucina tanta buona musica dal jazz al blues al funk e lavorando sodo per dare alla gente proposte di qualità.E così sono trascorsi 30 anni di musica, ed è per festeggiare questo importante traguardo che quest’anno si è deciso di organizzare una speciale edizione con grandi nomi del presente e del passato: ed è sempre Lune..dì jazz per appassionati del genere o lunatici sognatori o semplicemente per tutti coloro che amano la musica di qualità e hanno voglia di ascoltare autentiche leggende della black music e toccarle con mano, bere insieme a loro un drink al bancone o scambiare quattro chiacchiere in un improbabile calabro-english….Si parte lunedì 14 ottobre con una autentica leggenda del funk jazz…. Fred Wesley band ….. trombonista di Ray Charles, George Clinton, Cameo,Van Morrison, De la soul, ma sopratutto colui che insieme a Maceo Parker e Pee Wee Ellis costituiva la sezione fiati della James Brown band che negli anni 60 infuocava il palcoscenico dell’Apollo Theater di Harlem e dava voce al movimento per i diritti civili!!!Seguirà lunedì 21 ottobre il trio di Joye Defrancesco virtuoso dell’organo Hammond considerato l’erede di Jimmy Smith. È appena diciassettenne quando, nel 1988, Miles Davis, dopo averlo visto in un programma televisivo, gli propone un ruolo nella sua band. E da allora è un susseguirsi di successi con la vittoria del Down Beat awards(il più prestigioso premio internazionale per il jazz) in ogni anno dal 2002, così come il Jazz Journalis Award.Dopo questa ondata di funk power dagli USA la programmazione proseguirà in novembre con la proposta di progetti godibili e divertenti per un pubblico eterogeneo in puro stile mainstream, ma impreziositi dall’ecletticità dei musicisti: si esibiranno l’11 il quintetto del trombettista Mike Lovito, ed il 25 il quartetto di Perico Sambeat uno dei principali jazzman della scena iberica, con il suo stile che fonde jazz e flamenco.In dicembre il 09 sarà la volta del duo Giovanni Guidi e Gianluca Petrella; A lanciarli ci ha pensato Enrico Rava, che li ha arruolati nei progetti New Generation e Rava Tribe. Per poi spiccare il volo ed accreditarsi a quella nuova generazione italiana di jazz-men apprezzata a livello internazionale per capacità espressive e originale creatività compositiva.Mentre il 16 dicembre sarà la volta del trio di Emmet Cohen, prodigio del piano: maturità e finezza di un veterano nonostante abbia solo 22 anni. La grande padronanza dello strumento e l’eleganza compositiva ne fanno uno dei più richiesti musicisti della scena jazz di New York.Pertanto appuntamento alla sosta di Villa San Giovanni lunedì 14 ottobre per l’apertura della stagione di concerti.