Parco Baden Powell ed atti vandalici, la nota dell'associazione Libera

Riceviamo e pubblichiamo - L’atto di vandalismo

Riceviamo e pubblichiamo – L’atto di vandalismo che ha causato la distruzione di alcune giostrine poste all’interno del Parco Baden Powel ha colpito uno dei luoghi più importanti dedicati all’infanzia della nostra città e si spera che siano individuati, condannati in modo esemplare gli autori di questo atto disgustoso, a prescindere da quelle che possano essere state le motivazioni e gli interessi che l’hanno prodotto.

Questo episodio è però l’ennesimo di una lunga serie di gesti odiosi che hanno sfregiato diversi beni comuni della nostra città, quasi tutti incustoditi e lasciati alla balia dei tanti balordi o gruppi delinquenziali che imperversano nelle nostre periferie.

Per questo è ora di andare oltre l’indignazione del momento e pensare come Comune, assieme alle altre istituzioni competenti, una strategia per prevenire e contrastare questo stillicidio di atti distruttivi. Ormai è chiaro, uno spazio pubblico, una struttura sportiva, una scuola, lasciati senza vigilanza e senza una responsabilità precisa di cura e custodia è a rischio.

Le proposte di Libera per evitare di dover registrare in futuro altri episodi simili sono: fare un monitoraggio di tutti questi beni o spazi comuni, programmare per ognuno di essi un sistema di controllo (ad esempio con la video sorveglianza) di gestione, che può essere direttamente del Comune, oppure affidata con atti di evidenza pubblica( già previsti dal Regolamento Comunale sui beni comuni e confiscati), a cooperative, associazioni sportive, culturali, di volontariato, imprese private, parrocchie, comitati di cittadini. Concessioni in grado di garantire le finalità per le quali è sorta o è stata destinata quell’opera o quello spazio pubblico, affidandone la tutela alla comunità.

Una strategia che tra l’altro eviterebbe spese anche ingenti del Comune per riparare danni per restituire il bene alla città. Un comitato dell’ordine pubblico in Prefettura dedicato potrebbe essere la sede adatta per discuterne e prendere decisioni. Il Parco Baden Powell potrebbe rappresentare una prima sperimentazione.

Da quasi due anni è stato comunicato che il Parco è stato inserito all’interno del masterplan del Patto per Reggio Calabria e che una volta completata la progettazione già finanziata, dovevano essere avviati i lavori per la riqualificazione del Parco.

Un motivo in più per programmare da subito il modello di gestione che dovrà essere adottato per preservare e per fare funzionare concretamente la struttura che dovrà rispondere alla grande richiesta di spazi per i bambini che le famiglie della nostra città chiedono da anni.

Libera ringrazia l’Agesci di Reggio Calabria, per il suo impegno a mantenere pulito, nonostante tutto, detto Parco. Infine, chiede all’amministrazione comunale di fare luce circa la gestione da parte di privati del Baden Powell di spazi bar e ritrovi all’interno del Parco anche sulle modalità dell’assegnazione. Un primo gesto per fare trasparenza e azione di recupero di un bene che appartiene alla città tutta.

Fonte: Coordinamento Libera Reggio Calabria