"L'uomo, la bestia e la virtù" la commedia di Pirandello in scena a Cleto

Tre modelli morali, tre personaggi, tre atteggiame

Ristobottega

Tre modelli morali, tre personaggi, tre atteggiamenti tipici dell’uomo, tre maschere. L’uomo, che è il professor Paolino, che nasconde sotto il suo ostentato perbenismo la tresca con la signora Perella, che indossa la maschera della virtù: quella cioè di una morigerata e pudica madre di famiglia praticamente abbandonata dal marito, capitano di marina che appare agli occhi della gente con la maschera della bestia: convive con una donna a Napoli e, nelle rare occasioni in cui incontra la moglie rifiuta, con ogni pretesto, di avere rapporti con lei. La commedia potrebbe proseguire con piena soddisfazione di tutti se il destino e il caso non intervenissero a far cadere le false apparenze. Un incidente minaccia di sconvolgere tutto: la signora Perella rimane incinta a opera del professor Paolino che, al di là di ogni morale, sarà costretto ad architettare un piano diabolico per rimettere in piedi l’ipocrita buon ordine borghese. Ieri sera la commedia di Pirandello, “L’uomo, la bestia e la virtù”, è andata in scena nel castello di Savuto, a Cleto. Sul palcoscenico la compagnia “Lalineasottile” , nell’adattamento curato dal regista Massimo Costabile. “Il mio Pirandello – dice Costabile – è un po’ particolare. Io porto in scena tre personaggi principali, ed un quarto di supporto, al posto dei dieci previsti dal testo originale. A me interessava lavorare sulle tre maschere, quindi caratterizzare questi personaggi e lavorare proprio sull’intreccio. Lasciando solo loro in scena sono convinto che le personalità si rivelano ancora di più in tutta la loro forza. L’adattamento si vuole concentrare soprattutto sul gioco teatrale che scaturisce dal triangolo adulterino tra le tre maschere morali”. Gli attori Massimo Massaro, Antonella Carbone (che ha curato anche i costumi), Carmelo Giordano e Antonio Arena hanno recitato tra le scene di Gino Veneruso; gestione tecnica Matteo Costabile. . Lo spettacolo rientra nel progetto finanziato dalla Regione Calabria e curato da “Diteca” Nord (Distribuzione teatro Nord Calabria) che ha l’obiettivo di realizzare un circuito teatrale nell’area nord della Calabria che coincide con la provincia di Cosenza. Oltre a realizzare l’obiettivo base, le priorità di “Diteca” sono quelle di far incontrare compagnie professionali calabresi con le comunità dove non sempre è presente una programmazione teatrale, creare un indotto economico attraverso la distribuzione delle risorse alle compagnie locali – in modo da favorire una continuità produttiva e artistica – e alle comunità che potranno ridurre i costi delle loro programmazioni. Il progetto è stato pensato come strumento integrativo della politica culturale sui territori. L’azione di “Diteca” si caratterizza per la varietà dei linguaggi, il sostegno a nuovi organismi, la riscoperta delle tradizioni e vocazioni dei territori, la presenza di sensibilità all’interno del mondo della scuola e del disagio sociale. La direzione artistica di “Diteca” è curata da Dante de Rose e Marco Silani.

MASSIMO COSTABILE SCENA