Il mito di San Giovanni Battista a Serra San Bruno

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profum

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.

Eccoci dunque ad un altro appuntamento della rubrica #MitiDiCalabria, nata per raccontarvi le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.

Oggi vi raccontiamo la leggenda di San Giovanni Battista a Serra San Bruno.

Il 24 Giugno si festeggia infatti uno dei Santi più conosciuti della cristianità ed anche quello a cui sono dedicate più chiese nel mondo; 23 sono stati i Papi che hanno deciso di prendere il suo nome. In occasione della ricorrenza di ieri è bene ricordare una leggenda che tocca da vicino la nostra terra, luogo in cui la festa per questo particolare Santo è molto sentita.

Gli abitanti di Serra San Bruno in particolare sono legati a questo giorno anche per motivi storici. Il 24 giugno del 1084, San Bruno, alle porte di Grenoble, fondava la Grande Chartreuse, dando vita ad un nuovo ordine religioso, quello dei certosini. Dopo aver trascorso un breve periodo come consigliere di Papa Urbano II fa ritorno in Calabria dove gli viene offerta la possibilità di diventare arcivescovo. Lo stesso rifiuta il titolo offertogli e quindi di indossare la mitra per dedicarsi alla vita eremitica e contemplativa perchè non completamente concorde col sistema ecclesiastico.

Nel 1091, giunto nei territori della Torre (in cui sorge l’attutale paese di Serra San Bruno) Bruno dimostra la sua profonda devozione nei confronti di Giovanni Battista dedicandosi ad una vita eremitica come lo stesso Santo fece nel deserto. La data di fondazione della Grande Chartreuse e la vita eremitica di Bruno giustificano dunque il protettorato di San Giovanni nei confronti dell’Ordine Certosino e l’attaccamento dei serresi a questo particolare santo.

La prima vera chiesa sorta in muratura nel piccolo centro calabrese fu dunque quella di San Giovanni, (divenuta chiesa dell’Assunta in Terravecchia con la nascita dell’omonima Confraternita). Nella stessa, il visitatore potrà ammirare la bellissima tela dedicata al Battista e la statua lignea di manifattura serrese che oggi viene esposta all’adorazione dei fedeli.

Durante questa festività, parenti e amici concordavano il cosiddetto “San Gianni”, ossia l’accordo orale durante il quale avveniva la scelta del padrino e della madrina per i propri figli. Questa forma di unione o “comparato” deriva appunto dal Battesimo che il Battista officiò nei confronti di Gesù nel fiume Giordano.