A Riace, simbolo dell'accoglienza e della rigenerazione, la "Festa dei piccoli Comuni" - FOTO

“La ‘Festa dei piccoli Comuni’ ha un valore

“La ‘Festa dei piccoli Comuni’ ha un valore in ogni paese in cui si svolge ma qui a Riace ha un significato particolare. Perchè il paese dell’accoglienza e della rigenerazione urbana è l’emblema assoluto e la rappresentazione concreta del ruolo che, attraverso un’opera intelligente e determinata di rivitalizzazione, può assumere l’Italia così detta “minore”.

Da qui la necessità di difendere e potenziare questa formidabile esperienza modello e, più in generale, che, a partire dalla legge n.158 del 2017 e sulla scorta di questo esempio, si traducano in realtà le misure previste per il sostegno, la riqualificazione, la valorizzazione dei borghi con meno di cinquemila abitanti.

Sono queste le parole con cui davanti allo scenario suggestivo del mare del ritrovamento dei Bronzi e del primo arrivo dei migranti, Nuccio Barillà, del direttivo nazionale di Legambiente, ha aperto l’assemblea conclusiva di una giornata d’iniziative sul tema “Il litorale, i patrimoni confiscati, la bellezza: beni comuni”.

L’iniziativa nel piazzale di fronte al bene confiscato alla mafia, ex ristorante “ La Scogliera”, si è caricata di altre profonde motivazioni per via della notizia dell’uccisione del giovane migrante regolarizzato ospite presso la tendopoli di Rosarno e della diffusione attraverso i social di un irresponsabile e inaccettabile giudizio di Matteo Salvini, ora Ministro dell’Interno sul Sindaco Mimmo Lucano e sulla sua esperienza amministrativa. Due fatti preoccupanti proprio all’indomani della nascita del nuovo governo.

Anche per questo all’assemblea organizzata per la giornata dei piccoli Comuni da Legambiente insieme al Comune di Riace, con l’adesione di RECOSOL, rete dei Comuni solidali, e tante altre realtà locali, si sono registrate presenze di primo piano a partire da quella del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dell’Assessore regionale alle Finanze Maria Teresa Fragomeni, del Presidente regionale della Commissione Antimafia, Arturo Bova. Tante anche le rappresentanze sindacali (Cgil e Rdb) e delle associazioni, che non hanno perso l’occasione per ribadire un corale: “giù le mani da Riace!

Per stare al tema di “Voler bene all’Italia” dopo la visita ad alcuni dei sette beni confiscati alla criminalità organizzata trasferiti al Comune e ad una istruttiva passeggiata collettiva sulla bellissima promenade realizzata a “zero cemento”, il Presidente Oliverio si è detto pienamente convinto che “La valorizzazione dei piccoli borghi è un tassello fondamentale di un progetto regionale che punta a valorizzare il grande patrimonio della Calabria sul piano economico, sociale e dell’attrazione di un turismo sostenibile, diffuso e di qualità”. A conferma di questo impegno “convinto e concreto” della Regione a favore dei piccoli borghi, ha illustrato il provvedimento con cui si è deciso d’investire 100 milioni del bilancio regionale proprio in direzione dei piccoli borghi, accanto a i 39 milioni di euro destinati alle imprese private per la ricettività diffusa e ad altri provvedimenti indirizzati allo scopo.

“Sono impegni non teorici ma che hanno totale e concreta copertura finanziaria” si è incaricata di assicurare, nel corso del suo intervento rispondendo prontamente a una sollecitazione, Maria Teresa Fragomeni, Assessore regionale alle Finanze.

Il Sindaco Lucano si è soffermato sulla nuova sfida amministrativa intrapresa dal Comune di Riace che riguarda la parte marina del territorio e che ha avuto nella realizzazione della promenade attraverso i fondi del POR Calabria-Fesr un risultato importante. “Questo – ha spiegato il Sindaco – per la qualità dell’opera “a cemento zero” in cui sono stati impiegati materiali non impattanti e in armonia con il senso dei luoghi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.Adesso l’impegno sarà rivolto a dare nuova destinazione e utilizzo ai beni confiscati assegnati al Comune. “Vogliamo che l’ex ristorante “la Scogliera” – ha sottolineato Lucano- diventi un ostello capace di accogliere la gioventù d’ Europa e di tutto il mondo. Anche altri appartamenti confiscati saranno ripensati in funzione dell’accoglienza diffusa e saranno dati in gestione a cooperative accuratamente selezionate”.

In questo sforzo il Comune di Riace chiama a raccolta, in uno spirito d’apertura tante realtà istituzionali e associative. Legambiente ha già da tempo assicurato la disponibilità e ha già avanzato proposte come quella di destinare, a Riace “paese dei bronzi senza Bronzi” e dell’accoglienza un piccolo museo della memoria in cui venga documentata attraverso video, mostre fotografiche, reperti, ecc., la vicenda del ritrovamento dei Bronzi e venga ripercorsa la storia degli sbarchi dei migranti a partire dal primo da cui nacque un’esperienza poi diventata celebre. Insomma un omaggio ai “doni del mare” che sicuramente potrebbe attirare l’attenzione di tanti, a partire dalle scolaresche e dei turisti. Un’altra idea è quella di realizzare il “parco della cittadinanza plurale” in un’area del lungomare.

Nel corso della “Festa dei piccoli Comuni” a Riace, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, il Sindaco di Riace, Domenico Lucano e l’Assessore regionale Maria Teresa Fragomeni hanno sottoscritto l’Appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle istituzioni promosso da Legambiente. È una richiesta d’intervento affinchè vi siano misure concrete e immediate in termini di maggiori risorse oculatamente finalizzate per far si che la legge n. 158 del 2017 sul sostegno ai piccoli Comuni venga tradotta in decreti attuativi, adeguatamente concretizzata, e al meglio applicata.

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Ufficio Stampa Circolo Legambiente “Città Metropolitana”