Presto l'inaugurazione del 'ponte sottomarino' tra Calabria e Sicilia. Opera decisiva per l'Italia

In Calabria, Terna ha fatto un lavoro egregio e fi

In Calabria, Terna ha fatto un lavoro egregio e finalmente si collegano dal punto di vista energetico Sicilia e Calabria con la Sorgente Rizziconi. È un ponte sullo stretto «energetico», in attesa di quello per treni e auto. Sapete quali sono le conseguenze? Che il costo della bolletta energetica del Paese scende di 600 milioni di euro. Non male, dai”. 

Cosi il premier Matteo Renzi, tramite la sua Enews, ha commentato la prossima inaugurazione della sorgente Rizziconi, opera fondamentale non solo per lo Stretto ma per l’Italia intera. Si tratta di un progetto faraonico, pieno di ostacoli e problematiche, non privo di qualche polemica.

Di circa 700 milioni di euro l’investimento, i sei cavi sottomarini poggiati sul fondo dello Stretto di Messina permetteranno di trasportare fino a 2.000 Mega watt di energia elettrica in entrata o in uscita, da e per la Sicilia. Più del triplo di quanto era possibile sino a oggi, con aumento quindi dell’efficienza (e bollette meno care) con il contemporaneo risparmio annunciato da Renzi di 600 milioni di euro per le casse dello stato.

L’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”, collegherà dunque Sicilia e Calabria attraverso dei cavi sottomarini, ed è stata definita da diversi esperti e politici come una delle infrastrutture più importanti per l’Italia. Un progetto simile al cavo sottomarino Sapei, che ha collegato Lazio e Sardegna producendo un risparmio di 70 milioni all’anno.

Il premier Renzi, accompagnato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, dovrebbe inaugurare l’opera tra il 27 maggio e l’1 giugno. I tecnici di Terna sono già al lavoro per attrezzare l’area per la cerimonia, che avverrà sul lato calabrese. 

Da non dimenticare le lungaggini burocratiche, le polemiche e le proteste degli ambientalisti che hanno accompagnato (e ritardato, complice un sequestro giudiziario del 2015 durato alcuni mesi) la realizzazione del progetto. Diverse associazioni per la difesa dei territori di San Filippo del Mela, Pace del Mela e San Pier Nicero, hanno a lungo sperato che l’opera non venisse conclusa.