Sant’Agata primo Comune a garantire le petizioni online

L’Amministrazione di Sant’Agata del Bianco gua

L’Amministrazione di Sant’Agata del Bianco guarda al futuro e modifica l’art. 34 dello Statuto comunale riguardante le petizioni.

Nel Consiglio comunale del 28 aprile 2017, difatti, è stato deliberato che “chiunque, anche se non residente nel territorio comunale, può presentare petizioni agli organi dell’Amministrazione Comunale.”

Il nuovo articolo facilita il rapporto tra Ente e cittadini e promuove forme di democrazia diretta. Basti pensare che è notevolmente diminuito il numero delle firme utili per presentare una petizione: si passa, difatti, da 500 a 50 firme.

Ma non solo. La grande novità riguarda le petizioni online. Il Comune guidato da Domenico Stranieri è il primo dei 42 Comuni della Locride a garantire a tutti la possibilità di presentare petizioni per via informatica al sindaco e agli assessori competenti, sia attraverso un apposito spazio nel sito comunale (che sarà attivo nei prossimi giorni) sia attraverso una piattaforma informatica predisposta dall’Ente.

A Sant’Agata si stanno già sperimentando nuove forme di democrazia diretta attraverso il progetto europeo Step, acronimo di “Societal and political engagement of young people in environmental issues” (l’impegno civico e sociale dei giovani sui temi dell’ambiente), che fa parte del programma di innovazione tecnologica Horizon 2020. Per questo importante progetto sono quattro le sedi designate in tutta Europa: l’area della Locride in Italia attraverso il coordinamento del comune di Sant’Agata del Bianco, la Spagna con i comuni di Valdemoro e Mollet del Valles, la Grecia, con la città di Salonicco e la regione di Creta e la Turchia, con la città metropolitana di Hatay.

Naturalmente un’Amministrazione che punta a dialogare soprattutto con i giovani non poteva non pensare ad un’ulteriore novità che la rende davvero all’avanguardia per quanto riguarda il rapporto politica/nuove generazioni.

Le petizioni elettroniche, difatti, sono aperte anche alla partecipazione dei ragazzi che abbiano compiuto 16 anni e che avranno la possibilità di presentare quesiti e proposte.

Dopo il progetto “Adotta un bene comune”, quindi, l’Amministrazione di Sant’Agata del Bianco si muove sempre di più verso un coinvolgimento attivo dei cittadini alla vita politica dell’Ente.