Scavi di Piazza Garibaldi, Arillotta: "Scoperta unica" - FOTO

di Pasquale Romano - Un tesoro nascosto, riemerso

di Pasquale Romano – Un tesoro nascosto, riemerso in modo sorprendente e spettacolare.

Piazza Garibaldi da alcuni giorni è l’epicentro di Reggio Calabria, ‘capitale’ della curiosità e della attenzione dei cittadini. Attraverso alcuni scavi (effettuati originariamente per la realizzazione di un parcheggio) ci si è imbattuti in alcuni ritrovamenti del tutto inattesi. Culla di una civiltà lontana, la città a breve potrebbe conoscere dei reperti di importanza storica fondamentale.

Franco Arillotta, storico reggino e componente della Deputazione di Storia Patria della Calabria, evidenzia come si tratti di una scoperta rilevante: “E’ stata una sorpresa, non ci si aspettava alcun ritrovamento del genere in quella zona della città. Si tratta di una struttura in pietra particolare, la curiosità nel capire cosa è o a quale epoca appartiene è ampiamente giustificata. Potrebbe trattarsi di un ritrovamento epocale per Reggio Calabria, per il momento però non ci si può sbilanciare” dichiara ai microfoni di City Now.

I prossimi scavi, ‘saggi‘ nel gergo archeologico, saranno decisivi per capire cosa si nasconde sotto Piazza Garibaldi. “Da vedere quanto bisogna scendere ancora, la profondità e la grandezza di questa struttura. Tutta la città è ricca di reperti del genere ma un ritrovamento di questa portata non era immaginabile” assicura Arillotta. Una cortina di silenzio avvolge la Soprintendenza, non verranno rilasciate dichiarazioni ufficiali sino a quando non si capirà nei dettagli la provenienza della struttura: “Giusto essere prudenti, altrimenti si corre il rischio di fare ipotesi azzardate. La struttura è molto bella e affascinante, si potrà capire cosa è solo quando gli scavi saranno terminati”.

E’ il momento ideale, considerato l’argomento di stretta attualità che appassiona i cittadini reggini, per fare il punto sulla realtà archeologica di Reggio Calabria: “In questa città, dovunque si scavi si trova sempre qualcosa -dichiara Arillotta sorridendo – il problema a mio parere non è legato ai ritrovamenti, ma alle scelte successive. Abbiamo un patrimonio non valorizzato nel modo corretto, i margini di crescita sono enormi. Serve la giusta comunicazione, i turisti che vengono a visitarci purtroppo conoscono i Bronzi di Riace e basta”.

Il 30 aprile il Museo Archeologico riaprirà i battenti con una veste rinnovata, il presidente del Consiglio Renzi ne battezzerà la ‘rinascita’. Secondo Arillotta, il flusso turistico è lontano dagli standard possibili per una città che ha un mondo storico da svelare: “La città si deve attrezzare in modo adeguato sotto tutti i punti di vista, dalle infrastrutture alla mobilità e gli alberghi. Non ci presentiamo al turista, non stimoliamo il suo interesse a visitare Reggio Calabria. Abbiamo bellezze che il mondo ci invidia ma sembrano ‘invisibili’, serve un un progetto accurato a 360 gradi”.

QUI LA FOTOGALLERY A CURA DI ANTONELLO DIANO