Serena e Alessandra, due calabresi che coronano un sogno: "I libri aiutano ad affrontare tematiche concrete"

Serena e Alessandra, sono le due sorelle calabresi

Serena e Alessandra, sono le due sorelle calabresi che hanno dato vita al loro sogno nella terra in cui sono nate. Classe ’80 e ’90 nate entrambe nel piccolo, seppur molto noto, comune di Soveria Mannelli che conta poco più di 3 mila abitanti.

Un paese di anime sempre impegnate nella promozione della cultura e del territorio, una terra così attiva che ha lasciato in eredità ai suoi figli la forza di volontà necessaria per compiere il proprio destino.

Se c’è una cosa di cui Serena e Alessandra hanno sentito però la mancanza nel loro piccolo e amato paesino, è stata quella di una libreria. “Da piccole sentivamo moltissimo questa mancanza, non era ancora l’epoca dell’ecommerce e procurarsi dei libri non era affatto immediato. Forse è da questa fascinazione che è nato tutto”.

Le due sorelle calabresi sono infatti oggi proprietarie di una libreria che prende il nome di “L’isola di Arturo” tratto dall’indimenticabile romanzo di Elsa Morante. La libreria ha aperto proprio nel piccolo paesino in provincia di Catanzaro ed ha tutti i presupposti per divenire un centro di aggregazione culturale e luogo d’incontro per tutti i giovani che hanno ancora a cuore la lettura.

“Abbiamo scoperto albi bellissimi e abbiamo imparato come, a volte, i libri possano aiutare ad affrontare con bimbi anche molto piccoli tematiche concrete, come le emozioni, le paure, la diversità…”.

Le due giovani calabresi sono state intervistate da ilLibraio.it, che ha colto subito l’occasione di raccontare una storia del profondo Sud, protagonista della rinascita culturale in cui tutti speriamo.

Serena vive stabilmente in Calabria, mentre la sorella abita in Spagna, ma torna spessissimo a Soveria Mannelli: “Alessandra mi ha trasmesso questa passione – spiega Serena -, mi ha travolto in questo progetto che sembrava iniziato quasi per scherzo e invece oggi ci riempie le giornate e il cuore. All’inizio era solo un’idea romantica, di quelle che custodisci senza neanche preoccuparti se sono realizzabili o meno, infatti i nostri percorsi sono iniziati in modi molto diversi, per convergere poi in questa impresa”.

Una libreria non solo per adulti, ma dedicata ai più piccoli, perché un amore così profondo deve essere coltivato sin dalla più tenera età.

Serena si è laureata in Giurisprudenza, “ma negli ultimi anni ho scoperto una passione fortissima per la pittura e le discipline artistiche in generale, che mi ha portato a intraprendere un percorso di formazione come arte-terapeuta”. Alessandra è architetto, ma ha lavorato nel campo dell’editoria e ha frequentato un corso per librai dell’Università di Barcellona.

Prosegue Serena: “L’ultimo tassello è stato la nascita dei miei nipoti: con la prima, nel 2013, ci si è spalancato il mondo della letteratura per l’infanzia, che conoscevamo solo superficialmente. Abbiamo scoperto albi bellissimi e abbiamo imparato come, a volte, i libri possano aiutare ad affrontare con bimbi anche molto piccoli tematiche concrete, come le emozioni, le paure, la diversità. Ma abbiamo anche notato la meraviglia dei bambini messi di fronte a materiali stimolanti, pensati per farli crescere e sviluppare le capacità e soprattutto la creatività”.

“A un certo punto – racconta ancora Serenaci siamo trovate a guardare quello che avevamo tra le mani, in fatto di interessi, competenze, desideri ed è nato questo ‘contenitore’ in cui abbiamo cercato di far confluire tutto quello che ci appassiona e in cui crediamo: una libreria, un negozio di giocattoli (ma quelli che durano nel tempo, di legno e altri materiali naturali, pensati e disegnati con amore), un laboratorio di sperimentazione. Tutto in versione micro. Abbiamo cercato di dare agli albi illustrati la massima visibilità, affinché i bambini se ne sentano attratti e incuriositi”.

Un sogno nel cassetto, di cui forse Alessandra e Serena non avevano preso coscienza fino a poco tempo fa e che oggi si vede invece realizzato. “Ci piacerebbe che L’isola diventasse un luogo in cui si sentono a casa, in cui possono prendere un libro e sedersi a sfogliarlo senza fretta, perché crediamo che il contatto fisico coi libri sia un fattore fondamentale per appassionarsi alla lettura. Accanto all’offerta per bambini e ragazzi abbiamo anche creato una sezione di narrativa, piccola ma ben fornita, con libri che ci piacciono molto e che ci sentiamo di consigliare”.

Nella libreria è stato lasciato volutamente “uno spazio più neutro, con poltrone, cuscini e una cucina giocattolo, per fermarsi a leggere o giocare”. Uno spazio “che all’occorrenza può essere riorganizzato per presentazioni, gruppi di lettura, laboratori di arte e qualsiasi attività che nasca dal territorio”.

Tante le speranze che le due sorelle calabresi ripongono nel futuro e ciò che si augurano è di poter “un giorno raccontare di come è iniziata, cosa è cambiato nel cammino, quanto abbiamo discusso. Ma ciò che conta è esser qui, nella nostra isola che abbiamo progettato e voluto, insieme”.

Fonte: ilLibraio.it