Shape creativeLab: il reggino Francesco Tropepe e la stampa 3D

di Federica Geria - La stampa 3D rappresenta la na

di Federica Geria – La stampa 3D rappresenta la naturale evoluzione di quella 2D e permette di avere una riproduzione reale di un modello 3D realizzato con un software di modellazione specifico.

Nata nel 1986 con la pubblicazione del brevetto di Chuck Hul si è mano mano evoluta, grazie all’introduzione di nuove tecniche di stampa e di numerosi e diversificati materiali, permettendo la diffusione di questa tecnica di produzione in molti ambiti, che spaziano dall’industria, al campo medico e domestico.

Oggi a parlarci di questa particolare tecnologia, definita come la terza rivoluzione industriale, è il reggino Francesco Tropepe, titolare di Shape creativeLab.

“E’ da un paio di anni che abbiamo intrapreso questo percorso. La stampa 3D sta rivoluzionando il mondo sotto vari punti di vista e sotto varie applicazioni, dal medicale, al design, all’oggettistica in generale. Ci occupiamo di questo e non utilizziamo la stampa 3D come fine, ma come mezzo per lo sviluppo di progetti e idee”.

Spieghiamo di cosa si tratta e qual è il livello raggiunto ad oggi.

“Oggi, con essa, si può benissimo contrastare la produzione industriale. Chiunque abbia una stampante 3D a disposizione, dopo essersi procurato un modello realizzato al computer scaricabile da vari siti, o realizzabile con software di modellazione, può realizzare in tridimensione il proprio oggetto, progetto o concept, liberamente. Noi ci occupiamo dunque di sviluppare idee e prototipi di qualsiasi genere e tipo”.

Qual è il futuro del mondo 3D?

“Il mondo dei maker e della stampa 3D è galoppante. I campi di applicazione sono tanti, vasti e in continua evoluzione. Noi puntiamo molto sulla prototipazione ma anche sul medicale, infatti stiamo cercando di sviluppare progetti insieme ad aziende del sud Italia, progetti interessanti per applicare al meglio la tecnologia della stampa 3D”.

Raccontaci di come e quando nasce il tuo laboratorio Shape creativeLab.

“Io sono un architetto e ho sempre avuto la passione per la modellazione e soprattutto per i lego che paradossalmente son stati la base di tutto ciò. Quindi sognavo di poter realizzare i miei progetti a casa nel mio piccolo laboratorio. Dopo la laurea in architettura ho fatto qualche progetto, però quella per il modello e per la realizzazione di un prototipo è stata sempre la mia passione. Così l’ho portata avanti: da quattro anni sono all’interno di questo mondo, da un anno e mezzo ho il mio laboratorio e ho sviluppato piano piano questa cosa, incentrando la mia professione principale sulla prototipazione e su Shape creativeLab, che è ormai il mio mondo”.

E’ uno strumento di cui può avvalersi qualsiasi persona quindi? E quali sono i materiali utilizzati?

“Esatto, se ne può avvalere chiunque. Molti clienti ad esempio hanno problemi sul trovare pezzi di ricambio di qualsiasi strumento quotidiano in casa, noi a partire dalla richiesta del cliente realizziamo il pezzo in questione e lo mandiamo in stampa! Per quanto riguarda i materiali utilizziamo per lo più PLA, un semplicissimo acido polilattico, rinnovabile, riciclabile, ecosostenibile, un materiale che ha una consistenza pari alla plastica, per la prototipazione è il materiale che va per la maggiore. Inoltre abbiamo diverse macchine per la realizzazione di prototipi in diversi ambiti: per oreficeria, protesi dentali, eccetera. Sfruttiamo materiali che ci permettono di soddisfare le esigenze più disparate”.

La mission di Shape è quella di esaltare il mondo della stampa 3D, ma questo come dicevi è solo uno strumento…

“Si, proprio così. Il nostro motto infatti è: dalla matita alla materia! Si parte da un’idea e si passa poi alla creazione. Il cuore pulsante di Shape è proprio lo sviluppo di idee e progetti, i campi di applicazione sono infiniti: studenti, architetti, dentisti, e gente di ogni età”.

Ci sono settori che più di altri possono usufruire di questa tecnologia?

“Noi puntiamo molto sulle aziende e sulla prototipazione, questa è la linea principale che seguiamo. Abbiamo collaborato questo anno infatti con molte aziende, creando dal semplice ingranaggio, alla scocca di un determinato elemento. Portiamo avanti questa linea con tanti sacrifici, bisogna far capire bene di cosa si tratta soprattutto alle aziende. Dal punto di vista tecnico dobbiamo essere noi a spiegare le potenzialità”.

La stampa 3D è dunque fantastica tecnologia in continua evoluzione che non smette di sorprendere e che, come ci dice Francesco, ha solo un limite: “la creatività e la fantasia di ognuno di noi”.

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