#TalentiReggini - Repice, una vita sotto rete: "Ora sogno la A1" - FOTO

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di Pasquale Romano – Agli estremi dello stivale. Nata e cresciuta a Reggio Calabria, Vittoria Repice per conoscere la definitiva maturazione nel proprio percorso di pallavolista, ha dovuto spostarsi nel profondo nord. I risultati ottenuti le hanno dato ragione: lo scorso campionato ha ottenuto la promozione in A1 con la maglia di Bolzano, trasferitasi nel Delta Trentino si è evidenziata (statistiche ufficiali della Lega) come il miglior centrale in assoluto di A2.

Una crescita continua e costante, l’obiettivo adesso non può che essere quello di debuttare finalmente in A1, premio meritato per quanto dimostrato nelle ultime stagioni: “Purtroppo dodici mesi fa ho solamente sfiorato questa opportunità. Spero di realizzare presto questo mio sogno, mi piacerebbe misurarmi con questa nuova sfida e affrontare le migliori giocatrici del volley italiano”.

Cresciuta nelle giovanili della Medinex, Repice ha avuto l’occasione di ammirare da vicino la squadra reggina, entrata nella storia della pallavolo italiana. Improvviso il balzo, repentina la caduta. “Purtroppo quella squadra, dopo averci fatto sognare, è scomparsa. Mi sono dovuta spostare a Soverato per ripartire”. Proprio nella Medinex dei record militava Simona Gioli, idolo di Vittoria Repice e vera ‘highlander’ del volley: “A quasi 40 anni gioca ancora in A1 e lo fa alla grande, incredibile. Per me è un mito, quasi non riuscivo a giocarci contro. Lei rappresenta l’ideale assoluto, il perfetto esempio che ogni pallavolista dovrebbe cercare di imitare”.

Reggio Calabria ‘orfana’ di una squadra di volley femminile ai vertici, la Golem Palmi in A2 ha in qualche modo raccolto il testimone della Medinex: “Mi sono emozionata ad affrontare una società della provincia di Reggio Calabria. Il capitano, Ilaria Speranza, è reggina come me, ci siamo sfidate in diverse occasioni. Spero possano affermarsi sempre più ad alti livelli, sarebbe importante per il movimento del volley calabrese”.

Per ogni sportivo che si rispetti, il traguardo dei 30 anni rappresenta il momento chiave della carriera. Esperienza e capacità tecnico-fisiche raggiungono il livello ideale: “Io li festeggerò proprio tra qualche giorno – dichiara Vittoria Repice ai microfoni di City Now– e devo confermare questa ‘regola’. Non mi sono mai sentita cosi forte, completa. Sono cresciuta con la cultura dell’allenamento, metto ogni giorno l’intensità che ripropongo durante le partite”.

Dall’altra parte della barricata. L’aver accumulato un notevole bagaglio d’esperienza rende Vittoria Repice una sorta di ‘chioccia’ per le compagne più giovani. “Sto invecchiando (sorride, ndr) cerco volentieri di dare consigli e suggerimenti. Sento la responsabilità nei loro confronti, anche per questo motivo ci tengo a far notare loro che impegno e determinazione sono fattori fondamentali. I giovani d’oggi tendono a non mettersi in gioco e rischiare come la mia generazione”.

La pallavolista reggina, mix di grinta e talento, è l’esempio concreto di come bisogna talvolta bisogna afferrare con tenacia la sorte, cogliendo al volo ogni opportunità. “Sono dovuta andare fuori dalla Calabria per maturare esperienze importanti, fortunatamente sin dall’inizio ho ottenuto risultati positivi. Con il passare degli anni ho acquisito maggiore consapevolezza dei miei mezzi ”.

Da circa dieci anni ‘obbligata’ ad allontanarsi da Reggio Calabria, Vittoria Repice assicura di aver mantenuto un legame intenso con la propria terra: “Ho Reggio nel cuore, idealmente non riesco a staccarmici. Fortunatamente riesco a trascorrere il periodo estivo a casa, riscoprire odori e sapori che fanno parte di me. Puoi viaggiare quanto vuoi, ma alla fine niente ti conquista come la città dove sei nata e cresciuta”.

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