Comunali Reggio, si attende solo l’ufficialità per Minicuci, nonostante le resistenze di Cannizzaro e Minasi

Dopo il si di Fratelli d’Italia, arriva anche l’ok della Santelli. E Salvini prepara il suo ritorno in città

Ci sono voluti i “tempi supplementari” ma alla fine Antonino Minicuci è riuscito ad avere il via libera della Lega e dalla coalizione di centrodestra. L’atteso confronto romano tra Matteo Salvini e il neo candidato a sindaco, programmato per ieri, ha subito infatti notevoli ritardi a causa dei lavori in Senato. Il leader del carroccio, impegnato nella discussione ‘europea’ al cospetto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha visto solo in serata il burocrate melitese con cui sono state discusse le strategie elettorali da mettere in campo in una campagna che si annuncia infuocata. Ed infuocato è stato anche il confronto con gli altri attori della coalizione. Il deputato forzista Francesco Cannizzaro e la consigliera regionale della Lega Tilde Minasi, hanno dato filo da torcere a Matteo Salvini e alla Lega. Il pressing sul leader leghista e sulla coalizione tutta, è stato incentrato sullo scarso appeal del candidato riscontrato sul territorio. Sarebbe anche circolato un documento, per evitare che la scelta finale ricadesse sul nome di Antonino Minicuci. Ma quest’ultimo è stata la prima ed unica scelta su cui si è veramente concentrato Salvini.

Solo a tarda notte si è quindi venuti a capo di una situazione che rischiava di ingarbugliarsi ancor di più, aumentando il ritardo del centrodestra nella corsa a Palazzo San Giorgio. E d’altra parte per Minicuci non dev’essere stato molto gradevole appurare, anche di persona, che sul suo nome, di fatto, non c’è l’unanimità. Poi, è chiaro che quanto accaduto, con il pressing di Cannizzaro e Minasi, fa parte di una prassi politica ormai consolidata, ma le cronache raccontano che i due esponenti politici reggini abbiano tentato di mettere più di un bastone tra le ruote del ‘capitano’.

Come si tradurrà ora questo strappo sul territorio è da vedere. D’altra parte l’estremo tentativo della Minasi, mette a nudo rapporti non certo idilliaci all’interno della nuova segreteria reggina della Lega. E dalla contesa, quello che sembra uscirne più rafforzato è Emiliano Imbalzano che nel suo ruolo di referente per la città di Reggio, ha sempre tenuto la barra dritta, rispettando la scelta gradita a Matteo Salvini.

Altro discorso, invece, è quello che riguarda più da vicino Francesco Cannizzaro. Il deputato azzurro che aveva condotto alla vittoria Jole Santelli alla Regione Calabria, da mesi stava lavorando per trovare un nome di spessore che fosse gradito a tutti. Soprattutto dopo gli scandali giudiziari che avevano colpito Fratelli d’Italia e che avevano suggerito a Giorgia Meloni di tenersi alla larga da ogni tipo di impegno rispetto alla scelta del nome del candidato sindaco. La strategia di Cannizzaro si era rivelata vincente. L’ottimismo, gli identikit, e i sorrisi si sprecavano, senza però addivenire ad un nome che potesse chiudere la partita in tempi non sospetti. Un errore, per dirla con Eduardo Lamberti Castronuovo, che oggi mostra le conseguenze di non aver saputo neanche approfittare del periodo di lockdown per portare a casa la partita. Così, quando i leader nazionali della coalizione si sono seduti al tavolo delle scelte elettorali, in un intreccio di candidature, tra regionali e comunali, è stato dato l’ok alla Lega per l’indicazione del nome.

Poi, è storia recente. Perché Cannizzaro non ha mandato giù il rospo. Per lui la conquista di Palazzo San Giorgio avrebbe rappresentato una vittoria su tutti i fronti. Soprattutto, a sentire le sue parole, sarebbe stata idealmente la vittoria del territorio. Adesso però i giochi sembrano fatti. L’assenso alla candidatura della Lega data dalla Presidente della regione Jole Santelli anche per solidificare li equilibri a livello regionale, e la posizione di Fratelli d’Italia che ha sostanzialmente dato il proprio avallo al nome di Minicuci per il tramite del coordinatore cittadino Massimo Ripepi, dovrebbero aver chiuso la partita.

D’altra parte, questi sono i giorni dedicati a smussare gli angoli tra i partiti. Si dovrà lavorare per favorire l’unità, senza la quale difficilmente, dentro e fuori la coalizione si potrà pensare di impensierire l’uscente Giuseppe Falcomatà. Ma già appare chiaro che Minicuci dovrà fare gli straordinari, per convincere i partiti e una larga fetta di elettori di centrodestra che hanno sofferto lo stallo degli ultimi mesi.

L’ufficializzazione è attesa nella settimana entrante, molto probabilmente martedì, quando Matteo Salvini giungerà a Reggio per aprire la campagna elettorale.