Comunali Reggio, la strategia di Cannizzaro mette all'angolo la Lega che attende Salvini

Il deputato azzurro, da una settimana a Roma, conduce una battaglia in solitaria convinto che una alternativa a Minicuci porterà alla vittoria

Minicuci si, Minicuci no. Minicuci forse. Non c’è certezza in questo momento nel centrodestra. La Lega, che dovrebbe esprimere il candidato sindaco, sembra piombata in un impasse clamorosa. Il suo leader, Matteo Salvini, concentrato tra la vicenda Open Arms – il Senato ha dato il via libera al processo – e l’inaugurazione del ponte di Genova, era atteso in città da almeno una settimana, ma di lui neanche l’ombra. Anche se in città ha fatto capolino il suo candidato “preferito”, e cioè proprio Antonino Minicuci.

E il fatto che si sfogli ancora la margherita sul suo nome, ad una ventina di giorni dalla presentazione delle liste, la dice lunga sull’incertezza che regna sovrana nella coalizione.

Di certo c’è la battaglia in solitaria del deputato reggino Francesco Cannizzaro. L’esponente azzurro sta conducendo una vera e propria crociata contro l’ipotesi Minicuci. D’altra parte la posizione di Cannizzaro è arcinota e naturalmente non è contro l’uomo, ma contro il metodo con cui si sta affrontando il nodo candidatura. È chiaro che la sua battaglia può risolversi in un nulla di fatto; è chiaro che l’annuncio potrebbe arrivare domattina come lunedì prossimo; ma Cannizzaro, da quanto si apprende da fonti a lui vicine, non è disposto a mollare la presa.

D’altra parte, se la questione Reggio è discussa al tavolo nazionale dei partiti – è il ragionamento degli azzurri – vuol dire che la città è considerata una grande piazza, importante da conquistare politicamente, nonostante la situazione finanziaria e le difficoltà che da essa dipendono. Ma allo stesso tempo non si può pensare di “colonizzare” la città affidandola ad un uomo “non di Reggio”, e che per giunta viene da lontano. Insomma – è la domanda che si pongono in Forza Italia – come può un uomo che ha vissuto diversi anni lontano dalla città essere indicato quale candidato a sindaco?

Tutti quesiti che per la verità si stanno ponendo non solo gli addetti ai lavori, più direttamente coinvolti dalla scelta che farà la Lega, ma anche l’elettore medio del centrodestra reggino che ha sofferto negli ultimi anni l’assenza pesante di una qualche forma di opposizione all’amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà.

Insomma, per Cannizzaro è forse anche più di una battaglia autenticamente politica. Perché essa può rappresentare idealmente anche la strenua difesa del sentimento dei reggini e quindi degli elettori del centrodestra. Risolvendoci, poi, anche in un trionfo personale.

Va da se, che la battaglia degli azzurri ha un margine di manovra limitato. Non foss’altro perché la decisione di demandare alla Lega la facoltà di scegliere il candidato sindaco, è venuto proprio alla conclusione di precisi accordi nazionali. Insomma, alla fine potrà anche succedere che la Lega rimetta in discussione il nome di Minicuci, ma certamente – nonostante la presenza di diversi profili – non avallerà una scelta proveniente da altri partiti. E probabilmente men che meno da Forza Italia. Dalle notizie in nostro possesso d’altra parte sembra che la Lega stia seriamente cercando un’alternativa a Minicuci.

Tutto ciò comunque non sembra scoraggiare Cannizzaro che, a detta dei suoi, rimane concentrato e ottimista rispetto al risultato finale. Perché nonostante ritardi e trame da telenovela, quello che rimane intatta nel centrodestra è la sicurezza di conquistare Palazzo San Giorgio.