Elezioni Presidente della Repubblica, seconda fumata nera. Prosegue lo stallo

"Chiudersi dentro una stanza e buttiamo via le chiavi fino a quando arriviamo a una soluzione", le parole di Enrico Letta. Domani giorno decisivo?

Nuova fumata nera. È questo il risultato della seconda giornata di votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. l presidente della Camera, Roberto Fico, ha terminato lo scrutinio delle schede e ora è in corso il conteggio dei voti. Come ieri, però, sono prevalse le schede bianche e quindi domani si tornerà in Aula alle 11 per la terza giornata di elezione.

Proprio ai nostri microfoni, prima ancora che si aprisse la votazione, il segretario Pd in Calabria Nicola Irto aveva anticipato la scelta dei dem di votare scheda bianca, scelta che poi ha visto coinvolta gran parte dei grandi elettori. Così come accaduto già ieri, tra i nomi scritti sulle schede, quello di Sergio Mattarella (41 preferenze), del candidato degli ex M5S Paolo Maddalena (37 voti) e del presidente di Italia viva Ettore Rosato (14 voti) e della ministra della Giustizia Marta Cartabia.

Prosegue dunque lo stallo, la giornata di domani sarà l’ultima con il quorum ‘pieno’, da giovedi invece basterà la maggioranza semplice, ovvero 505 voti, per eleggere il Presidente della Repubblica.

“Nessuno ha la maggioranza, troviamo una soluzione. La proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave”.  Questo è stato l’invito, piuttosto netto, del segretario del Pd, Enrico Letta, al centrodestra al termine dell’incontro con Giuseppe Conte e Roberto Speranza di questo pomeriggio alla Camera.