Gioia Tauro, sospesa un’azienda agricola che impiegava in nero il 100% dei lavoratori
Per poter riaprire l’attività, il datore di lavoro dovrà provvedere alla regolarizzazione degli operai ed al pagamento di divere sanzioni
09 Dicembre 2025 - 14:46 | Comunicato Stampa

Nell’ambito della vigilanza straordinaria A.L.T. caporalato T.R.E., nella settimana dall’1 al 7 dicembre il personale dello IAM di Reggio Calabria ha ispezionato 12 aziende agricole operanti nella Piana di Gioia Tauro.
Cinquanta, in totale, i lavoratori identificati, 4 dei quali sono risultati irregolari.
Ispezioni e sanzioni per lavoro nero in Piana di Gioia Tauro
Una delle aziende è stata sospesa perché impiegava 3 braccianti in nero su 3.
Per poter riaprire l’attività, il datore di lavoro dovrà provvedere:
- alla regolarizzazione degli operai
- al pagamento di una sanzione aggiuntiva di 2.500 euro
- alla maxi-sanzione per lavoro nero, pari a 11.700 euro (3.900 per ogni lavoratore irregolare)
Sono state inoltre riscontrate gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, tra cui l’omissione delle visite mediche di idoneità alla mansione e la mancata formazione obbligatoria.
In un’altra azienda agricola è stato individuato 1 lavoratore in nero su 13 presenti; al titolare è stata irrogata la maxi-sanzione di 3.900 euro.
Anche in questo caso, sono state contestate al datore di lavoro l’omissione delle visite mediche di idoneità alla mansione e la mancata formazione obbligatoria del lavoratore.
