Gioia Tauro, sospesa un’azienda agricola che impiegava in nero il 100% dei lavoratori

Per poter riaprire l’attività, il datore di lavoro dovrà provvedere alla regolarizzazione degli operai ed al pagamento di divere sanzioni

ispettorato del lavoro iam ()

Nell’ambito della vigilanza straordinaria A.L.T. caporalato T.R.E., nella settimana dall’1 al 7 dicembre il personale dello IAM di Reggio Calabria ha ispezionato 12 aziende agricole operanti nella Piana di Gioia Tauro.

Cinquanta, in totale, i lavoratori identificati, 4 dei quali sono risultati irregolari.

Ispezioni e sanzioni per lavoro nero in Piana di Gioia Tauro

Una delle aziende è stata sospesa perché impiegava 3 braccianti in nero su 3.

Per poter riaprire l’attività, il datore di lavoro dovrà provvedere:

  • alla regolarizzazione degli operai
  • al pagamento di una sanzione aggiuntiva di 2.500 euro
  • alla maxi-sanzione per lavoro nero, pari a 11.700 euro (3.900 per ogni lavoratore irregolare)

Sono state inoltre riscontrate gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, tra cui l’omissione delle visite mediche di idoneità alla mansione e la mancata formazione obbligatoria.

In un’altra azienda agricola è stato individuato 1 lavoratore in nero su 13 presenti; al titolare è stata irrogata la maxi-sanzione di 3.900 euro.

Anche in questo caso, sono state contestate al datore di lavoro l’omissione delle visite mediche di idoneità alla mansione e la mancata formazione obbligatoria del lavoratore.