Reggio, caso Ventura: Bevilacqua condannato per estorsione

La sentenza riguarda i fatti risalenti al 2013 avvenuti all'interno di un alloggio nel Rione Marconi

Patrizio Bevilacqua (classe 1987) difeso dall’avv. Rocco Mollace e Boemi Anna Maria (classe 1967) difesa dall’avv. Mariella Vizzari sono stati condannati per estorsione dal Tribunale di Reggio Calabria, ciascuno a cinque anni e sei mesi di reclusione, duemila euro di multa, nonché al pagamento delle spese processuali, il tutto nel quadro del procedimento penale 1838/13 RGNR.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna per il Bevilacqua ad otto anni di reclusione ed ottomila euro di multa e per la Boemi a sette anni di reclusione e settemila euro di multa. È invece sopravvenuta la prescrizione per una parte delle ipotesi di reato contestate nell’originario rinvio a giudizio. Il fatto riguarda la ben nota vicenda che nel marzo 2013 ha colpito la famiglia Ventura, difesa l’avv. Rosario Errante, consumatasi per il loro alloggio nel Rione Marconi ed appartenente al Comune di Reggio.

La sentenza potrebbe assumere una certa rilevanza nel contrasto al cosiddetto “racket delle case popolari”, fenomeno criminale delineato nel 2016 dall’allora consigliere Giovanni Minniti durante una seduta della Commissione di Controllo e Garanzia dello stesso Comune di Reggio Calabria.

Sempre Patrizio Bevilacqua, assieme ad Izzo Jessica Caterina (classe 1993), è attualmente indagato nell’ambito del procedimento penale 5621/18 RGNR per violazione dei sigilli e conseguente rioccupazione del medesimo alloggio, fatti questi successivi al sequestro disposto sull’appartamento ad agosto 2018 dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito del primo procedimento. Dalle indagini è emerso come il Bevilacqua Patrizio avesse tra il 2009 e il 2013 già occupato un ulteriore alloggio, appartenente in quel caso ad ATERP, reato per cui è stato condannato con un Decreto Penale di Condanna nell’ambito del procedimento penale 1196/09 RGNR a mille e quattrocento euro di multa.

Francesco Ventura, parte offesa costituta parte civile, ha annunciato una conferenza stampa appena saranno depositate le motivazioni della sentenza, così da dissipare ogni dubbio sulla vicenda innanzi all’opinione pubblica, soprattutto in risposta alla campagna denigratoria subita dai Ventura e perpetuata nel corso degli anni da Giacomo Marino, presidente dell’organizzazione “Un mondo di mondi”, ex sedicente “Opera Nomadi Reggio Calabria”.