Consumi beni durevoli, peggio della Calabria solo la Basilicata

Nel 2022 a Reggio Calabria i redditi sono aumentati del 6,7%, ma la spesa in beni durevoli è diminuita del 4,6%

Per l’Osservatorio Findomestic il calo è causato soprattutto dal comparto mobilità: per le auto nuove i calabresi hanno speso il 18,7% in meno quando nel resto d’Italia ci si è fermati a -11,2% di media. Vibo Valentia ultima in Italia per crescita consumi e Crotone per spesa media a famiglia. Boccata d’ossigeno per i redditi cresciuti mediamente del 6,4%.

La diminuzione dei consumi di beni durevoli in Calabria nel 2022 è la seconda peggiore d’Italia (-5,3%) dopo la Basilicata (-6,7%). In regione, come rilevato dalla 29° edizione dell’Osservatorio Findomestic, è stato speso 1 miliardo e 567 milioni di euro nell’ultimo anno, 87 milioni in meno rispetto al 2021.

Il mercato auto ha tirato il freno a mano ai consumi: per il nuovo il crollo della spesa ha raggiunto quasi il 20% (-18,7% a 282 milioni di euro) e per l’usato il 4,2% (397 milioni di euro). In positivo, tuttavia, l’incremento medio del 6,4% dei redditi (Catanzaro in testa a +7,2% e Crotone in coda a +4,3%), ma con 15.467 euro di media, i calabresi rimangono comunque i più “poveri” in Italia.

“La Calabria, – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – ha vissuto con particolare difficoltà un 2022 complesso per i mercati dei beni durevoli di tutte le regioni italiane. Oltre al crollo del mercato auto – l’incremento di spesa del 3,7% in motoveicoli non ha potuto compensarlo (valgono 40 milioni di euro in regione) – anche l’elettronica di consumo ha visto una flessione di oltre il 10% (-10,2%, 70 milioni di euro) e del 6,6% (62 milioni) per l’information technology (PC e accessori). La telefonia ha tenuto a quota 170 milioni di euro, mentre il volume di spesa del settore mobili (384 milioni) è risultato in crescita del 2,1%”.

VIBO VALENTIA LA PEGGIORE IN ITALIA, COSENZA E REGGIO CALABRIA CONTENGONO I DANNI.

I dati dell’Osservatorio Findomestic realizzato in collaborazione con Prometeia evidenziano performance vicine alla media del Mezzogiorno (-3,7%) per Cosenza e Reggio Calabria, con contrazioni della spesa in durevoli del 4,6%. Peggiore l’andamento a Catanzaro e Crotone (rispettivamente al -6,0% e 6,7%) e in particolare a Vibo Valentia (- 7,5%), fanalino di coda anche tra le 107 province italiane.

I calabresi hanno speso in media poco più di 2.000 euro a famiglia per beni durevoli, a Crotone 1.674 euro, ultima nella classifica nazionale, mentre Vibo Valentia (2.086 euro per nucleo), supera di poco i 2.078 euro per famiglia del capoluogo di regione. Reggio Calabria è all’83esimo posto a livello nazionale.

Nel 2022 a Reggio Calabria i redditi sono aumentati del 6,7%, ma la spesa in beni durevoli è diminuita del 4,6% (442 milioni di euro) come rilevato dall’Osservatorio Findomestic. Per le auto nuove i reggini hanno investito 75 milioni, il 18,3% in meno rispetto ai 92 spesi nel ’21 e per le usate 117, solo l’1,5% in meno (11° migliore performance tra le 107 province italiane).

Le “due ruote” (motoveicoli) si attestano a 13 milioni guadagnando il 2%. Differente l’andamento del settore “casa” dove gli elettrodomestici (45 milioni) perdono in provincia l’1,7% e l’elettronica di consumo (20 milioni di spesa) arriva al -10,2%. Mobili in controtendenza a 107 milioni di euro, +1,6%, e telefonia in lieve discesa (-0,7%) a 49 milioni.