Reggina, sarà ancora serie D. Adesso dalla società deve arrivare un segnale forte

Per il terzo anno consecutivo si giocherà il campionato dilettanti

Reggina Ballarino Praticò Minniti

Sono stati tutti bravi, anzi impeccabili… La Covisoc ha dato l’ok a tutte le documentazioni presentate dalle società, per le iscrizioni al prossimo campionato. Lo avevamo anticipato qualche giorno addietro, nessuna indiscrezione, nessuna possibile novità. E così è stato, nel senso che nonostante i tanti rumors e la convinzione che sarebbero saltate in tante, alla fine i nomi delle squadre escluse sono stati quelli già noti. E l’Inter Under 23 dovrà ringraziare la Spal che, nonostante sapesse di essere esclusa e di non avere i soldi per potersi iscrivere, ha deciso di presentare ugualmente la domanda, consentendo il ripescaggio e non un’altra riammissione.
E se dalle nostre parti si è rimasti male perchè convinti che qualcosa poteva accadere, immaginate come l’abbiano potuta prendere a Ravenna, collocati al secondo posto della graduatoria dei ripescaggi e rimasti fuori, quasi incredibile. Anche se in questo caso, per avere l’ufficialità, è bene aspettare il prossimo 24 giugno, termine ultimo fissato per quelle società che hanno ottenuto la proroga e tra queste il Brescia. E’ già fuori, ma solo dopo quella data sarà possibile capire in base a quello che il presidente Cellino intenderà fare, se ci sarà un ripescaggio o una riammissione.
Adesso la Reggina, messo alle spalle questo capitolo, dovrà concentrarsi su quella che dovrà essere la prossima stagione, consapevoli di due cose: la prima che sarà per il terzo anno consecutivo serie D e allo stesso tempo di dover costruire lo squadrone per dare subito una prima impronta forte a tutti, piazza e avversari: si deve vincere il campionato. Vero che esiste uno zoccolo duro così come ripetono da tempo i dirigenti, è altrettanto vero che sarebbe un errore gravissimo pensare di poter contare su quello senza rinforzarlo, non solo con la batteria degli Under ma anche con quella degli Over, perchè è difficile immaginare che tutti possano ripetere quel girone di ritorno della passata stagione, con quei ritmi, quella intensità, quel numero impressionante di vittorie consecutive. Serve qualcosa di nuovo, altri elementi di categoria abituati a vincere, quelli già richiesti da mister Trocini, quest’ultimo ormai prossimo alla firma.