Reggio, tornano a splendere le Mura greche: ripulito il sito storico

Completamente ripulita l'intera area delle Mura Greche lungo la Via Marina di Reggio Calabria

Splende l’area delle Mura Greche di Reggio Calabria, grazie alla pulizia fatta dall’amministrazione comunale. I tanti turisti presenti in città in queste settimane, grazie all’arrivo dei voli Ryanair al Tito Minniti, potranno così apprezzare al meglio uno dei siti più belli della città, reale testimonianza della Magna Grecia.

Sul Lungomare Falcomatà è possibile godere della bellezza del tratto di cinta muraria ellenistica di Reggio, recintato da una cancellata in ferro battuto. Anche se denominate “greche”, queste mura sono in realtà frutto del circuito murario cittadino che nel corso del tempo è stato restaurato innumerevoli volte, soprattutto dopo il violento sisma del 1783.

Mura Greche Reggio Calabria (2)

La struttura originaria

Edificate in mattoni cotti di cui non è rimasta quasi traccia, le mura poggiano su fondazioni in pietra tenera locale. La cinta muraria era costituita da un muro a doppia cortina, i cui vuoti venivano riempiti di terra e pietrisco e sui quali veniva innalzato il muro vero e proprio, fatto con blocchi isodomi di arenaria locale, disposti su due file parallele con tratti perpendicolari.

Mura Greche Reggio Calabria (3)

Le varie ipotesi sulla data di costruzione

“Ai fini della datazione, gli antichi frammenti di ceramica ritrovati nei mattoni non sono utili a stabilire un momento storico preciso. L’ipotesi più verosimile è che si tratti di mura costruite dopo la metà del IV secolo a.C., quando Dionisio II ricostruì la città di Reggio col nome di Febea, la città di Febo Apollo – si legge sul sito turismo.reggiocal.it – La Soprintendenza archeologica ha ipotizzato che, nel circuito murario reggino, le mura in mattoni crudi siano di epoca del tiranno Anassila (V sec. a.C.) mentre quelle in mattoni cotti siano da attribuirsi al tiranno Dionisio II, che permase a Reggio solo tra il 356 ed il 351 a.C. Altri studiosi pensano invece che le mura, così come le conosciamo, siano tutte della parte finale del IV sec. a.C., testimoniando gli interventi di Dionisio II, della Repubblica Reggina e del re Agatocle”.