La “Bombeer” di Bobo Vieri e l'attenzione della 'Ndrangheta: 'Si, mi interessa'

Presunte pressioni sulla società di bevande alcoliche per avere l'esclusiva di Bombeer a Reggio e provincia. L'indiscrezione viene lanciata da 'Il Fatto Quotidiano'

La ’ndrangheta voleva mettere le mani sulla distribuzione in Calabria della ‘Bombeer’, la birra lanciata da Christian Vieri. Le intercettazioni sono emerse dall’indagine ‘Cavalli di razza’.

“Poi c’è quella di Vieri, la birra”. “Già, quello mi interessa, sì mi interessa”. Il boss e suo fratello parlano mentre gli investigatori registrano tutto. “Io qualche amico ce l’ho, che poi sono tutti della curva dell’Inter”, rivela Vincenzo Facchineri, boss della cosca di Cittanova. Nella vicenda spunta anche il nome di Vittorio Boiocchi, storico leader della Curva Nord assassinato a Figino lo scorso 29 ottobre.

L’indiscrezione viene lanciata da ‘Il Fatto Quotidiano’, che racconta come Baiocchi avrebbe avuto il compito di fare pressioni sia sulla società che distribuisce la birra a livello nazionale sia su gli ambienti dell’Inter e sullo stesso Vieri. L’affare – racconta il Fatto – è gestito dalla cosca Facchineri originaria di Cittanova, ma presente da decenni a Milano. Regista dietro le quinte è il boss Vincenzo Facchineri, “l’amico della curva dell’Inter”. Facchineri è uno che conosce tutta la mala milanese e risulta in affari con la Banda della Magliana.

Il Fatto Quotidiano riporta l’annotazione della Squadra mobile diretta da Marco Calì.

“Vincenzo Facchineri chiederà alla società, per il tramite di soggetti vicini a Vieri, l’esclusiva sulla birra. La persona cui fa riferimento Facchineri disposta a far pressione sulla società delle bevande alcoliche per fargli avere un contratto di vendita esclusiva sulla città di Reggio Calabria e provincia, è stato identificato nel pluripregiudicato Vittorio Boiocchi, soggetto legato agli ambienti della tifoseria dell’Inter”.

L’intervento di Facchineri sarebbe necessario perché suo fratello, visti i precedenti per mafia, non riesce da solo a ottenere l’esclusiva, visto che il referente dell’azienda in Calabria vuole darla a un’altra persona. Facchineri ipotizza l’uso di metodi spicci.

“Va bene va, a questo alla fine gli devo dare una manciata di botte e andare in galera perché ti sta prendendo in giro (…). Ieri ho parlato con chi di dovere, io non gli mando l’ambasciata, gliela faccio, basta!

Noi non abbiamo bisogno di lui. Io qualche amico ce l’ho che poi sono tutti della curva dell’Inter, perché lui (Boiocchi, ndr) è legato, se Vieri può. Per quanto riguarda la Bombeer, io gli ho mandato a dire con una persona che può arrivare alla società, ok?”.

Bobo Vieri non risulterà minimamente coinvolto nella vicenda. Di certo però questa appendice della maxi-inchiesta coordinata dall’aggiunto Alessandra Dolci rimette in primo piano i rapporti tra Boiocchi e i clan calabresi di Milano. Uno sfondo criminale che, ancora di più dopo questa vicenda, può indirizzare verso gli ambienti nei quali è maturato il movente del suo omicidio.