Reggio (più) pulita, Burrone: ‘Impegno condiviso, serve la collaborazione di tutti’

Tutte le novità su cassonetti ingegnerizzati, spazzamento, sfalcio e fototrappole. Ed un appello ai cittadini: "La differenziata diventi una priorità"

cassonetti ingegnerizzati

L’obiettivo è chiaro: restituire a Reggio Calabria una dimensione urbana più pulita, ordinata e rispettosa dell’ambiente.

A raccontarlo ai microfoni di Live Break è stato l’assessore con delega alla città pulita, Filippo Burrone, nominato da poco più di un mese dal sindaco Falcomatà, che ha illustrato le azioni già messe in campo e le prospettive future per affrontare in modo strategico la gestione dei rifiuti e il decoro cittadino.

Un nuovo piano per la raccolta: tre modelli, una sola direzione

“Mi auguro che nell’arco di un mese si possa finalmente partire con il nuovo piano di raccolta dei rifiuti,” ha spiegato Burrone, riferendosi a un progetto già delineato nei mesi scorsi sotto la guida dell’ex assessore Brunetti e ora pronto a essere attuato. Il piano prevede una suddivisione del territorio comunale in tre macro-zone – A, B e C – con altrettanti modelli di raccolta differenziata:

  • Zona A continuerà con il sistema tradizionale del porta a porta.
  • Zona B sarà caratterizzata da un sistema misto, con porta a porta per l’organico e l’indifferenziato, e cassonetti stradali per plastica, cartone e vetro.
  • Zona C tornerà al cassonetto stradale classico, ma gestito in modo regolamentato.

“Non stiamo inventando nulla – ha sottolineato Burrone. Funziona così in molte città italiane. La sfida non è tanto tecnica, quanto culturale: il cittadino deve sapere quando e come conferire. Serve chiarezza e senso civico”.

I cassonetti ingegnerizzati: test in corso ad Archi e Gallico

Tra le novità operative, l’assessore ha parlato dell’introduzione dei cassonetti ingegnerizzati, già posizionati nelle aree di Archi e Gallico.

“Ad oggi si può conferire regolarmente e i camion stanno uscendo a svuotarli puntualmente, secondo calendario. Non si tratta più di arrivare e svuotare tutto indiscriminatamente, ma di rispettare il ciclo e il metodo della raccolta differenziata”.

Il messaggio è chiaro: anche i cittadini devono fare la loro parte.

“Questa – ha aggiunto – è la direzione che vogliamo dare: una raccolta precisa, corretta e coerente”.

Spazzamento e fototrappole mobili: tolleranza zero per il degrado

Un’altra novità è l’introduzione di 25 ordinanze permanenti per lo spazzamento stradale. In sostanza, le strade interessate avranno un cartello fisso che indica in quali giorni del mese saranno oggetto di pulizia e lavaggio.

“Così si alleggerisce il lavoro della polizia municipale, ma soprattutto si offre chiarezza ai cittadini. Sapere che il primo lunedì del mese in via X si interviene è una forma di organizzazione semplice ma potentissima” ha spiegato ancora Burrone.

Accanto a questo, entreranno in azione 30 fototrappole mobili, pensate per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.

“La particolarità è che non sono fisse, ma possono essere spostate a seconda delle esigenze e delle segnalazioni. Il mio auspicio è che servano il meno possibile, perché vorrebbe dire che la città ha fatto un salto in avanti sul piano della responsabilità collettiva”.

“Lo sfalcio? Uno in meno, ma fatto bene”

Sul fronte del verde pubblico l’assessore ha voluto essere molto chiaro:

“Ho dato come indirizzo politico che gli sfalci, sulle grandi arterie, devono essere fatti solo previa ordinanza. Ordinanze che vengono affisse 48 ore prima e permettono alla cittadinanza di collaborare, liberando i marciapiedi e consentendo interventi efficaci”.

E ha voluto sottolineare l’importanza della qualità:

“Meglio fare uno sfalcio in meno a settimana, ma farlo bene. Non si tratta di risorse personali: non li paga l’assessore Burrone o il consigliere Neri, li paga la città. Ogni intervento dev’essere fatto con serietà e precisione, perché ogni euro pubblico merita rispetto”.

Interventi riusciti sono già stati portati avanti su viale Galileo Galilei, viale Laboccetta e nelle rispettive zone limitrofe.

L’appello finale: “Differenziare è una scelta di responsabilità”

Ogni chilo di indifferenziato in più è un costo che ricade sulle tasche dei cittadini. Se vogliamo tariffe più leggere e una città più vivibile, la differenziata deve diventare una priorità. E questo non può essere fatto solo dal Comune, serve la volontà e l’impegno di tutti”.