Frutta e verdura, in Italia non si consuma abbastanza: solo l’8% degli italiani li porta in tavola regolarmente

È stato dimostrato ampiamente che una dieta ricca di frutta e verdura è indispensabile per la salute del nostro organismo, purtroppo però l'Italia sembra averlo dimenticato

Frutta E Verdura In Italia Non Si Consuma Abbastanza

Frutta E Verdura In Italia Non Si Consuma Abbastanza


Italiani portatori della dieta mediterranea? Forse lo eravamo, ma ad oggi soltanto l’8% raggiunge il fabbisogno calorico di frutta e verdura quotidianamente.

Ormai è stato dimostrato ampiamente che una dieta ricca di frutta e verdura è indispensabile per la salute del nostro organismo, purtroppo però l’Italia sembra averlo dimenticato.

Frutta e verdura, perché fanno bene all’organismo

Assumere il giusto apporto di frutta e verdure alla dieta quotidiana è indispensabile per la sopravvivenza a lungo termine di ogni essere umano. Con esse, si assumono vitamine e sali minerali che prevengono l’invecchiamento della pelle, malattie e obesità e aumentano le difese immunitarie del nostro organismo.

Nello specifico, l’importanza di frutta e verdura deriva da molteplici motivi:

Contengono antiossidanti che proteggono dai radicali liberi.

Gli antiossidanti, che ci aiutano a preservare al meglio la nostra salute, sono l’ingrediente principale della frutta e della verdura. Essi proteggono dai radicali liberi che provocano stress ossidativo, compromettono la salute e causano problemi cardiaci.

I radicali liberi sono causati da tutti quei processi fisiologici del nostro organismo come, ad esempio, la produzione di energia, addizionati ai fattori esterni, ossia l’inquinamento ambientale.
Gli antiossidanti si trovano soprattutto nei frutti rossi, uva, spinaci, cavoli, carote, frutti viola, alimenti vegetali di colore arancione e giallo, verdure a foglia verde e nei minerali come zinco e selenio.

Contengono fibre che aumentano la salute dell’intestino.

Le fibre diminuiscono lo sviluppo di alcune malattie come: diabete, obesità e ipertensione.
Per chi è già diabetico, le fibre aiutano a migliorare la sensibilità all’insulina. Per chi vuole perdere peso, esse sono alleate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

I batteri buoni presenti nell’intestino si nutrono di fibre e attraverso il processo di fermentazione batterica si producono sostanze antinfiammatorie indispensabili per la salute dell’intestino. Le fibre sono presenti soltanto in frutta e verdura e per preservarne l’elevato contenuto è consigliato mangiare anche la buccia ove possibile.

Contengono vitamine idrosolubili, importanti per le funzioni corporee.

Le vitamine B e C formano la famiglia delle vitamine idrosolubili. Il complesso di vitamine B gioca un ruolo fondamentale nella produzione di energia. Infatti, senza il giusto apporto di vitamine B, potremmo sentirci affaticati e interrompere la nostra normale funzione metabolica.

La vitamina C potenzia il sistema immunitario, produce energia, mantiene i livelli di colesterolo adeguati, riduce la pressione sanguigna. Inoltre, è importante per la sintesi dei nutrienti e per il giusto assorbimento del ferro.
Per evitare che le vitamine idrosolubili si distruggano durante la cottura, è consigliato mangiare crudi gli alimenti vegetali che le contengono.

Perché in Italia si consuma poca frutta e verdura

Secondo i dati più recenti, soltanto l’8% degli italiani consuma quotidianamente frutta e verdura.
Il 52% degli italiani nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 69 anni riferisce di consumarne 1-2 porzioni al giorno, il 38% ne consuma 3-4 porzioni ma soltanto l’8% apporta alla sua dieta un consumo equilibrato.

Alla conoscenza di questi dati, ci viene da chiedere perché gli italiani che vantano in tutto il mondo la famosa dieta mediterranea hanno diminuito così esponenzialmente il consumo di frutta e verdura.
Secondo uno studio di psicologia, la risposta va ricercata nell’atteggiamento al cambiamento, partendo dall’autoefficacia, dal supporto sociale e dalla poca conoscenza dell’importanza.

La sola informazione, da sola, non basta. La persona per essere predisposta al cambiamento delle sue abitudini alimentari deve essere anche aperta e pronta psicologicamente. Deve, inoltre, lavorare sulla propria autoefficacia, cioè la convinzione che abbiamo tutti sulle nostre reali capacità e conoscenze. L’autoefficacia è spesso messa in discussione in base al tempo di preparazione della pietanza o al costo del prodotto da consumare. Tuttavia, questi sono solo espedienti che possono essere tranquillamente risolti modificando il processo di pensiero e concentrandosi sulle soluzioni più pratiche.

Un’altra delle motivazioni che spinge gli italiani a consumare poca frutta e verdura è data dall’aumento dei prezzi. Nell’ultimo anno, infatti, il valore medio di tali prodotti ha raggiunto i 2,20 euro al chilo. Il 7% in più rispetto al 2021 e il 18% in più rispetto al 2018. Tuttavia, trovare dei prodotti freschi e a buon mercato non è un’impresa ardua. Basterà valutare le offerte proposte dai vari supermercati per trovare un ottimo prezzo al kg sulla verdura e sulla frutta, così si potrà mangiare bene senza inficiare sulle economie domestiche.

In conclusione, ricordiamo che secondo la raccomandazione della Società Italiana di Nutrizione Umana bisogna consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura per una dieta sana ed equilibrata. Nello specifico, occorrono 450 grammi al giorno tra cotta e cruda. La scelta giusta è consumare sempre frutta e verdura fresca e di stagione perché hanno una maggiore ricchezza di nutrienti oltre a rispettare sia l’ambiente che le tasche.