Venerdì 26 agosto “reunion” per la Quinta A dell’Itc Raffaele Piria 1992/1993 , a trent’anni dall’inizio dell’anno scolastico in cui si è conseguita la maturità .
Emozioni forti, un piacevole tuffo nel passato che a fine serata ha segnato in modo del tutto casuale un passaggio di testimone con i nuovi alunni dell’Istituto.
Di seguito la bellissima riflessione sulla figura del compagno di classe, che la V A vuole dedicare a tutti gli studenti di oggi .
“26 Agosto 2022.
Mi chiedo a chi interessi e perché farlo sapere a qualcuno, che un gruppo di ex alunni dell’ITC “Piria” si sia ritrovato stasera – a quasi trent’anni dalla maturità – per una serata di pizza e “Ti ricordi?”.
Non siamo mica gente scampata all’Olocausto, né qualcuno di noi è diventato famoso….
…Non facciamo notizia, ecco tutto.
Per giunta nello stesso locale, poco distante dal nostro, c’è un altro tavolo con un’altra classe (loro più vecchi, ci teniamo a precisarlo): un’altra quinta di un’altra scuola, un’altra storia, una di tante… come la nostra.
Ma per noi, in cerchio sui divanetti bianchi a sorseggiare il prosecco e scongelare i ricordi, la nostra no, non c’è paragone! È quella speciale, quella unica, la nostra classe, la nostra storia.
E mentre ci vediamo quattordicenni, sedicenni, diciottenni, nelle foto sviluppate dal fotografo, come si faceva una volta, ci scambiamo l’un l’altro, convinti, la più romantica e onesta delle bugie: “Sei sempre uguale!”
Però uguali non lo siamo davvero. Siamo più che cambiati: siamo proprio altra gente. Altre foto.
Di amori, sposati o mai incontrati. Di genitori, perdonati o mai sepolti. Di figli, amati o mai conosciuti.
Siamo pagine, felici e dolorose, di libri che stasera non ci siamo portati a scuola.
Perché ciò che conta, qui e ora, è un altro presente, che ci riprendiamo un frammento alla volta tra racconti e risate. È un tempo in cui i rapporti, tutti, erano veri. Le relazioni erano autentiche, oppure non erano. Perché a 14 anni, quelli di una volta, non avevi ancora imparato a fingere.
Così lo abbiamo fatto. Stasera e all’improvviso. Ci siamo proprio tornati in quel tempo miracoloso. A piedi, alle due di notte, fino a scuola. Per un’altra foto di classe davanti al portone. Quello da cui a 18 anni volevamo scappare con la fretta di conoscere il mondo e iniziare la nostra vita di dopo: un giro immenso che ti riporta lì, a desiderare di tornare indietro.
Ce la scatta Christian la foto, che di anni ne ha davvero 18 e il Piria lo frequenta oggi, nel 2022, insieme ai suoi compagni che sono lì con lui. Gli diciamo di guardarci bene perché vedono il futuro, e loro sorridono senza crederci più di tanto. Come trent’anni fa avremmo fatto noi. Che dovremmo dire anche un’altra cosa in realtà, a quei ragazzi. La più importante, quella che abbiamo appena scoperto ma che, tanto, impareranno da soli.
E cioè che un ragazzo o una ragazza conosciuti una mattina di settembre, non in un posto qualunque, ma in quel posto amato e odiato, il primo giorno di cinque anni infiniti che ti cambieranno per sempre la vita, è qualcosa di più di un amico.
È uno che saprà sempre chi sei, ogni giorno per il resto dei tuoi anni, senza che tu lo debba raccontare.
È una che incontrerai tra trent’anni e ti vedrà uguale, perché nulla fra voi sarà cambiato.
È un compagno di scuola.”
*Gli alunni della V A del 1993 :
Abramo Edmea
Alfarano Stefania
Anghelone Antonella
Battaglia Anna
Calabrò Santo
Calafiore Vincenzo
Calarco Pasqualina
Costantino Anna Maria
Cuzzola Antonino
Dardanelli Antonella
Diano Annalisa
Diano Vincenzo
Locatelli Annalisa
Minniti Giusy
Morabito Marcella
Papale Filippo
Praticò Giuseppe
Recalcati Gaia
Sofia Maria Rita
Trebisonda Tullia