Beni confiscati alla mafia, decreto legge: più facile il trasferimento ai Comuni

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Con la conversione del Decreto Legge Mezzogiorno sarà più facile trasferire ai Comuni gli immobili appartenenti a società immobiliari oggetto di confisca.

È questo il contenuto di un’apposita norma di riforma del Codice delle leggi antimafia approvata in via definitiva dal Parlamento in sede di conversione del DL Mezzogiorno su proposta del Governo che aveva fatto propria una iniziativa sollecitata dal Comune di Palermo.

Gli immobili -si legge su restoalsud.it- potranno essere destinati a finalità istituzionali o sociali, contribuendo così anche a dare ulteriore risposta tema dell’emergenza abitativa.

La norma copre un vuoto legislativo che fino a oggi aveva reso quasi impossibile la destinazione dei patrimoni delle società le cui azioni sono state oggetto di confisca; società le cui gestioni si perpetuano in alcuni casi da più di un decennio, vanificando di fatto lo spirito della normativa sulla confisca dei patrimoni mafiosi.

Gli immobili detenuti da società immobiliari confiscate sono la stragrande maggioranza degli immobili oggi a disposizione dell’Agenzia beni confiscati – nella sola città di Palermo diverse centinaia – che adesso potrà accelerare anche le procedure di liquidazione.

Grande soddisfazione da parte del Sindaco di Palermo e Presidente dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando che ha sottolineato: “lavoriamo da tempo a questa riforma che finalmente è andata in porto grazie all’impegno del Ministro Finocchiaro, insieme a tutto il Governo e il Parlamento. È una risposta concreta alle diverse emergenze sociali che si trovano ad affrontare i Comuni e un ulteriore decisivo impulso per restituire al territorio enormi patrimoni e chiudere annose e discutibili gestioni liquidatorie che non rispondono allo spirito della legge”.