Dai sogni irrealizzabili al futuro, Occhiuto: ‘La Calabria vola. Ora l’Academy Ryanair per i nostri giovani’

Il Governatore annuncia: via ai lavori per gli hangar di Lamezia e sviluppo turistico trainato dagli aeroporti.

wilson occhiuto ryanair

Quei cassetti, contenenti sogni che sembravano irrealizzabili, sono stati non solo aperti, ma hanno ampiamento “preso il volo”. La compagnia aerea Ryanair non solo è giunta, finalmente, in Calabria, ma sembra anche volervi rimanere. L’annuncio di ieri, all’Aircraft Engineering Academy di Bergamo, secondo cui entro poche settimane partiranno i lavori, a Lamezia Terme, per il primo hangar a 2 basi nel Sud Italia, fa davvero ben sperare.

Un investimento di 15 milioni di euro, e 8.100 metri quadri destinati alle attività di manutenzione di linea e di base che creerà all’incirca 300 posti di lavoro.

Ai microfoni di CityNow, il Governatore ha tracciato un bilancio del lavoro fatto finora e del futuro che attende la regione da qui ai prossimi anni, lanciando l’ambizioso obiettivo di replicare in Calabria il modello dell’Academy di Bergamo per la formazione dei giovani.

“Tanti sogni che sembravano irrealizzabili, li abbiamo già realizzati, basti pensare all’arrivo di Ryanair in Calabria, che ha aperto la pista ad altre compagnie aeree low cost che oggi volano nei nostri aeroporti. Fino a qualche anno fa era impensabile parlare di hangar, a breve, invece, partiranno i lavori per quello di Lamezia”.

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L’Academy e i posti di lavoro: un “sogno” per i giovani calabresi

Guardando al futuro, l’obiettivo è ora intercettare la formazione specializzata per offrire opportunità concrete ai giovani in Calabria, non solo nel settore del volo:

“Ho chiesto a Ryanair di aprire un’academy in Calabria come quella di Bergamo. Spero che questo sia un altro sogno che si realizza, per dare la possibilità a tanti giovani calabresi di trovare lavoro, un nuovo sbocco anche nella parte non aviation della gestione degli aeroporti”.

Il Presidente ha poi chiarito che l’impatto occupazionale non si limita ai soli posti diretti:

“La circostanza che la Calabria abbia fatto in questo anno il record storico di passeggeri ha prodotto tantissimi posti di lavoro nel potenziamento dell’offerta turistica, ha fatto aprire molti B&B, ha fatto sviluppare il lavoro di molti ristoranti, alberghi. C’è un investimento molto più importante e meno misurabile legato allo sviluppo turistico“.

Reggio, Lamezia e Crotone: la strategia dei tre aeroporti

Un passaggio fondamentale del discorso è stato dedicato alla scelta iniziale, criticata da molti, di puntare sull’aeroporto di Reggio Calabria, percepito come il più problematico:

“Abbiamo puntato prima sull’aeroporto più difficile perché è un aeroporto dal quale nessuno voleva volare per le limitazioni che sono note a tutti, l’aeroporto di Reggio Calabria. Abbiamo avuto anche molte critiche perché molti ritenevano che si sacrificasse l’aeroporto di Lamezia, invece oggi anche i dati di Lamezia dimostrano che l’aeroporto è in crescita, così come l’aeroporto di Crotone”.

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La Calabria “disponibile” ad accogliere il mondo

In chiusura, Occhiuto ha rilanciato sull’attrattività della regione, che a suo avviso ha ancora margini enormi di crescita, a differenza di altre mete turistiche:

“La Calabria, a giudizio non soltanto mio, ma a giudizio di molti operatori, è una regione che è disponibile ad accogliere altri turisti. Altre regioni d’Italia sono turisticamente sature, mentre la Calabria può avere un incremento degli arrivi ancora molto più consistente. Su quello lavoreremo ancora con Ryanair, ma anche con gli altri vettori”.

L’obiettivo, dunque, è chiaro: consolidare il ruolo della Calabria come meta turistica di primo piano, usando gli aeroporti come leva di sviluppo economico e occupazionale per un futuro che, a detta di Occhiuto, non è più solo un sogno.