L’Accademia di Belle Arti di Reggio presenta ‘Condominio Mediterraneo’
Il progetto si svolgerà come un “work in progress” da Giugno 2025 a Marzo 2026
01 Giugno 2025 - 09:05 | Comunicato

L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria presenta “Condominio Mediterraneo”, un progetto di produzione di Visual & Perfoming Arts (che rientra nel Progetto PNRR Performing PRMG 1 giugno 2024-31 marzo 2026), di cui è soggetto capofila l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Il progetto fortemente voluto dal direttore dell’AbaRC Pietro Sacchetti, a cura del responsabile scientifico, Professor Marcello Francolini, si svolgerà come un “work in progress” da Giugno 2025 a Marzo 2026.
Tutti i dettagli dell’ampio piano di lavoro e del workshop con l’artista Giulia Piscitelli, saranno illustrati dal direttore Sacchetti, dall’artista Piscitelli e dal professore Francolini, martedì 3 Giugno alle ore 10,30 durante la conferenza stampa di presentazione programmata nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti.

“Il progetto mira ad indagare il carattere performativo nelle arti contemporanee attraverso l’attivazione di “processi partecipati” tra artisti e studenti in un percorso comune di ideazione, creazione e finalizzazione – spiega il professor Francolini -. Nella prima fase del progetto, sono previsti 4 workshop con altrettanti artisti di fama internazionale: Giulia Piscitelli (3-7 giugno 2025), nel suo lavoro mira a dare nuova luce al marginale, all’effimero, al banale quotidiano astraendo i gesti e le immagini in azioni simboliche; Adrian Paci (settembre 2025), mette in moto il quadro attraverso il medium cinematografico, mescolando video, fotografia e installazione ambientale. Frame by frame, l’artista lascia leggere il processo stesso che porta dall’idea al messaggio finale; Romina De Novellis (ottobre 2025), costruisce un’immagine da intendersi come proiezione dell’azione, mescolando video, fotografia, regia, e scenotecnica; Michele Di Stefano (novembre 2025), produce immagini scritte dal corpo, in cui fonde sistemi coreografici, e sistemi evolutivi basati sulla ricerca dinamica, la letteratura di viaggio e la meteorologia. Nella seconda fase verrà montato tutto il materiale in una mostra conclusiva progettata come un dispositivo narrativo (dicembre 2025 – marzo 2026)”.
L’Accademia di Belle Arti quindi, per nove mesi sarà un centro di ricerca e produzione di “situazioni” che indagano il processo performativo come qualità dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea che si esplicano attraverso le diverse nomenclature: ambientale, relazionale, partecipativo.
“Giulia è un’artista che pone al centro della sua pratica l’elemento processuale, inteso come incubazione di immagini e situazioni che si attivano o si arrestano all’interno dell’opera – aggiunge il direttore Sacchetti -. Nei suoi lavori, alterna installazione, video, fotografia, pittura, collage e prelievo oggettuale definendo strategie finalizzate al recupero delle emozioni, della diversità e dell’effimero, valorizzando ciò che a prima vista, può sembrare ininfluente ma che, se osservato con attenzione, può condurre a letture alternative della realtà che ci circonda. Sarà un’intensa e affascinante full immersion nell’arte, in quella progettualità caratterizzata da un linguaggio visivo sottile e concettuale”.
Alla conferenza stampa sarà presente anche il gruppo di lavoro composto da Andrea Albanese, Barreca Benedetta, Buscemi Emanuela, Giovanni D’Agostino, Guarnera Maria, Marco Scarcella, Ventre Domenico, Ventura Carmelo.