Autonomia differenziata, la premier Meloni: "Il provvedimento sta andando avanti"

Sul terzo mandato dei presidenti di Regione "a livello parlamentare, per ora, non c'è una maggioranza, ma è ancora presto per vedere"

La presidente del consiglio Giorgia Meloni è a Verona per una visita al salone Vinitaly. Accolta all’entrata della fiera dai ministri Lollobrigida, Valditara e Santanchè, dal Presidente del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Verona Damiano Tommasi, Meloni è entrata senza fare dichiarazioni nel quartiere fieristico scaligero.

Il programma della visita di Meloni prevede un incontro nell’auditorium della fiera con gli studenti degli istituti agrari, quindi un giro per i padiglioni del Vinitaly, a partire da quelli del Masaf e della Regione Veneto.

“Sono giornate un po’ complesse ma ci ho tenuto particolarmente a essere qui oggi facendo uno sforzo significativo in queste curiose giornate per diverse ragioni”, ha detto la presidente del Consiglio. La premier ha spiegato di essere andata “per ribadire ancora una volta il valore e la centralità che questo governo attribuisce al mondo dell’agricoltura, “alla possibilità per i nostri agricoltori di continuare a produrre eccellenze vedendo riconosciuto il giusto prezzo”.

Meloni su terzo mandato e Autonomia

“Oggi è la prima giornata nazionale del made in Italy – ha aggiunto Meloni, che questo governo ha voluto per sostenere il valore che ha per la nostra economia” e perché la qualità dei nostri prodotti sono un pezzo fondamentale di come l’Italia è vista all’estero”.

Sul terzo mandato dei presidenti di Regione “a livello parlamentare, per ora, non c’è una maggioranza, ma è ancora presto per vedere”, ha detto la premier Meloni a margine della sua visita al Vinitaly. “Io personalmente – ha proseguito – sono laica, però non penso che su una cosa del genere ci debba essere un’iniziativa del Governo, che sarebbe oggettivamente una forzatura”.

L’approvazione dell’Autonomia differenziata “non dipende da me, lungi dal Governo mettere pressione al Parlamento”. “Io so – ha proseguito – che sicuramente i gruppi parlamentari, in questo caso della maggioranza, hanno fatto del loro meglio per terminare il lavoro della commissione, che dovrebbe portare all’approvazione il 29 aprile. Dopodiché, dipende dall’andamento dei lavori parlamentari, da quanta opposizione verrà fatta. Sono fiduciosa, non è questione di un giorno in più o in meno. Abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti”.

fonte: ansa.it