Calcio, Antonini propone la sua riforma per la serie C. ‘Under 23 una farsa’
Il presidente del Trapani attacca i procuratori: "Sono la rovina di questo ambiente"
24 Luglio 2025 - 11:41 | Redazione

Intervenuto nel corso dell’appuntamento con “A Tutta C“, il focus sulla Lega Pro in onda su TMW Radio, il presidente del Trapani Valerio Antonini, tra i temi trattati, ha parlato anche di riforme per il calcio a partire proprio dalla terza serie italiana e anche dei procuratori:
“Purtroppo, quando parlo di certi procuratori che operano al limite della legalità, evidentemente a qualcuno mi riferisco. Questi personaggi sono la vera rovina di questo ambiente. E il problema più grave è che, spesso, non si rendono conto di danneggiare anche i loro stessi assistiti. La loro condotta incide direttamente sia sulla loro attività che su quella dei calciatori che rappresentano. Questo, a mio avviso, è l’aspetto più preoccupante di tutti. È urgente una regolamentazione seria del ruolo dei procuratori. Perché oggi, se vai a vedere, gli unici a guadagnarci davvero da questo sistema sono i giocatori e i procuratori. Le società, invece, ci rimettono sempre. Questo non è più accettabile. O si trovano soluzioni concrete per riequilibrare questa bilancia ormai completamente sbilanciata, oppure il calcio – così come lo conosciamo – tra qualche anno non avrà più nulla da dire”.
La riforma necessaria
“Serve una riforma del campionato. Dobbiamo passare a un girone unico a 20 squadre – una sorta di Serie B2 – con le migliori società per storia, impianti, risultati e solidità finanziaria.
Poi si crea una C a due gironi da 20 squadre, eliminando questa farsa delle Under 23 che di “under” hanno poco e nulla, piene di stranieri e giocatori di quarant’anni, che servono solo per far guadagnare con le tre o quattro società e non portano nessun profitto alla categoria. Perché se c’è Trapani-Juventus Next Gen, la gente non pensa che va a vedere la Juventus, sa che va a vedere la squadra Primavera 2 della Juventus, quindi non serve assolutamente a niente”.