Calcio, Antonini propone la sua riforma per la serie C. ‘Under 23 una farsa’

Il presidente del Trapani attacca i procuratori: "Sono la rovina di questo ambiente"

Valerio Antonini

Intervenuto nel corso dell’appuntamento con “A Tutta C“, il focus sulla Lega Pro in onda su TMW Radio, il presidente del Trapani Valerio Antonini, tra i temi trattati, ha parlato anche di riforme per il calcio a partire proprio dalla terza serie italiana e anche dei procuratori:

“Purtroppo, quando parlo di certi procuratori che operano al limite della legalità, evidentemente a qualcuno mi riferisco. Questi personaggi sono la vera rovina di questo ambiente. E il problema più grave è che, spesso, non si rendono conto di danneggiare anche i loro stessi assistiti. La loro condotta incide direttamente sia sulla loro attività che su quella dei calciatori che rappresentano. Questo, a mio avviso, è l’aspetto più preoccupante di tutti. È urgente una regolamentazione seria del ruolo dei procuratori. Perché oggi, se vai a vedere, gli unici a guadagnarci davvero da questo sistema sono i giocatori e i procuratori. Le società, invece, ci rimettono sempre. Questo non è più accettabile. O si trovano soluzioni concrete per riequilibrare questa bilancia ormai completamente sbilanciata, oppure il calcio – così come lo conosciamo – tra qualche anno non avrà più nulla da dire”.

La riforma necessaria

“Serve una riforma del campionato. Dobbiamo passare a un girone unico a 20 squadre – una sorta di Serie B2 – con le migliori società per storia, impianti, risultati e solidità finanziaria.
Poi si crea una C a due gironi da 20 squadre, eliminando questa farsa delle Under 23 che di “under” hanno poco e nulla, piene di stranieri e giocatori di quarant’anni, che servono solo per far guadagnare con le tre o quattro società e non portano nessun profitto alla categoria. Perché se c’è Trapani-Juventus Next Gen, la gente non pensa che va a vedere la Juventus, sa che va a vedere la squadra Primavera 2 della Juventus, quindi non serve assolutamente a niente”.