Reggio e la lunga estate arida: case senz'acqua e cittadini esasperati

Una problematica che a Reggio negli ultimi anni non sembra avere una soluzione, rendendo questo disservizio inaccettabile

La lunga estate caldissima” cantavano gli 883 nei primi anni 2000, la stessa che si respira in questa settimane a Reggio Calabria ed alla quale però sarebbe impossibile non aggiungere anche un altro aggettivo: arida. E si, perché l’acqua, come da manuale, scarseggia in città.

Diviene difficile, anche per i più volenterosi e benintenzionati continuare a difendere un territorio apparentemente civilizzato, in cui nel 2023, si è costretti ancora a far la raccolta di bidoni e bidoncini a causa dell’annosa carenza idrica.

Non c’è estate che il problema non torni prepotente a tormentare residenti, turisti e fuorisede di rientro, ma la soluzione sembra essere tutt’altro che vicina.

Fra gli incendi ed i continui guasti, il delegato comunale cerca di dare risposte ai cittadini, ma le segnalazioni che arrivano alla redazione si accumulano di giorno in giorno. Dal centro alla periferia, dal mare alla collina, nessuno è salvo. L’acqua potrebbe finire da un momento all’altro, lasciandovi sul più bello di una doccia o di una lavatrice. E poco importano le cisterne di cui molti si sono dotati autonomamente per far fronte al problema, l’acqua a volte manca per così tanto tempo che anche quelle finiscono per esaurirsi.

E così ci si trova tutti uguali, inermi, sudati e arrabbiati in attesa di poter tornare alla normalità. Ed è così che nascono anche i “racconti dell’orrore“: ad Arghillà manca l’acqua da 10 giorni, nella zona di Croce Valanidi, invece, il via vai va avanti da circa due mesi e poi ancora Archi, dove l’acqua manca dalla sera alla mattina e tantissimi altri quartieri di Reggio Calabria.

Nella zona di Sbarre, ad esempio, da diversi i giorni i residenti sono costretti a convivere con enormi disagi, mentre segnalazioni riguardanti la mancanza di acqua arrivano anche dall’Eremo e Tremulini. Situazione ‘bollente’ a San Sperato, dove i cittadini sono pronti a scendere in piazza per vender riconosciuto loro un diritto.

Con le temperature infernali di questi ultimi giorni, non avere acqua in casa diventa una sofferenza estrema, che complica enormemente la vita di tutti i giorni. Una problematica che a Reggio Calabria negli ultimi anni non sembra avere una soluzione, specie durante i mesi estivi, rendendo questo disservizio inaccettabile.

Al netto delle scuse dell’amministrazione comunale e dall’impegno oggettivamente profuso dal consigliere delegato Franco Barreca, l’acqua continua a non scendere dai rubinetti in troppe zone della città. Quanto ancora dovranno e potranno sopportare i reggini prima di insorgere contro chi dovrebbe dar loro risposte concrete?