Sentiero del Brigante, il cammino per tutti che dà avvio al Sentiero Italia

Il Sentiero del Brigante rappresenta un’esperienza indimenticabile per la diversità dei contesti culturali, degli ambienti di vita e dei luoghi attraversati.

Il Sentiero del Brigante è un suggestivo viaggio a piedi, dall’Aspromonte alle Serre, attraverso aree di grande interesse naturalistico, foreste rigogliose, torrenti impetuosi, ruscelli, cascate, paesaggi alpestri e mediterranei, insediamenti rurali e dimore nobiliari.

Il Sentiero del Brigante rappresenta un’esperienza indimenticabile per la diversità dei contesti culturali, degli ambienti di vita e dei luoghi attraversati. E’ uno straordinario cammino sulle tracce di ribelli, briganti e fuggitivi di ogni epoca, in un territorio fortemente caratterizzato da identità e autenticità.

STORIA

Il Sentiero del Brigante è stato realizzato negli anni ’90 dal G.E.A. (Gruppo Escursionisti Aspromonte) con segnovia rosso-bianco-rosso. Prende avvio dalla località Zervò, presso l’ex Sanatorio Vittorio Emanuele III ed è parallelo al Sentiero Italia. Si snoda per circa 120 km sui crinali dell’Aspromonte e delle Serre fino ai Piani della Limina.

La denominazione del sentiero è chiaramente evocativa, e lo diviene maggiormente se si approfondiscono le vicende che hanno caratterizzato la storia dell’estrema montagna meridionale. Lungo il cammino si susseguono designazioni toponomastiche che richiamano storie di ribelli e briganti come Nino Martino e Giuseppe Musolino.

Riprendiamo anche noi il percorso presentato dalle ‘Guide del Parco‘ in ‘A Spasso nel Parco‘ che suddivide il Sentiero del Brigante in 4 tappe.

PRIMA TAPPA – GAMBARIE – CARMELIA

Si parte da piazza Mangeruca e ci si dirige verso la stazione del Corpo Forestale dello Stato. Dopo circa 100 mt, sulla destra inizia il sentiero che attraversa il bosco di Gambarie e seguendolo, si raggiunge la Fontana Pirima e successivamente la Fiumara Saltolavecchia. Dopo aver attraversato il corso d’acqua, si risale per qualche centinaio di metri fino all’incrocio con una pista sterrata che conduce al Laghetto di Rumia. Da qui, in contradaQuarti‘, si incontra il ‘Vallone delle Serre‘ che conduce alla ‘Fontana du Monacu‘ e svoltando a sinistra si scende verso il ‘Passo delle due Fiumare‘. Seguendo il segnavia rosso-bianco-rosso si intraprende la salita verso ‘Serro dei Cistunari‘. Il percorso diventa pianeggiante fino a condurre ad una grande pianura costeggiata da una strada sterrata che conduce ai piani di Carmelia dove si incontra il rifugio ‘Biancospino‘.

SECONDA TAPPA – CARMELIA – ZERVO’

Dal ‘Biancospino‘ si raggiunge la Dorsale Tubolare e dopo averla attraversata si accede nella montagna. Svoltando a sinistra, si costeggia la cima passando sotto Portella Mastrangelo e si incrocia a strada che sale dai Piani di Junco. Tenendo Monte Fistocchio sulla sinistra, si guadagna il ‘Passo della Cerasara‘ con boschi fitti formati da alti faggi. Sulla sinistra, la strada porta fino a Croce Toppa. E’ da qui che si scende sulla strada e si gira a sinistra proseguendo lungo la strada asfaltata per qualche chilometro fino all’ex Sanatorio Vittorio Emanuele III.

TERZA TAPPA – ZERVO’ – ZOMARO

Dalla struttura dell’ex Sanatorio, si segue il percorso che, parallelamente alla strada asfaltata, conduce, in direzione sud-est alla ‘Fontana dell’Abete posta ai piedi di Monte Misafumera.

Si prosegue costeggiando la strada fino a Piano Zillastro ed attraversandola ci si ritrova in una fitta pineta. Dopo circa 50 minuti di cammino si raggiunge il ‘Cristo di Zervò‘. A circa 150 mt, vi è la stele che ricorda la battaglia che il 7 e l’8 settembre 1943 coinvolse paracadutisti canadesi e italiani. Il sentiero, segnato in questa prima parte fino a Piano Alati, decorre parallelo alla strada asfaltata.

Giunti all’inizio di Piano Alati, si devia sulla destra e dopo circa 20 minuti di cammino si raggiungono le ‘Rocche dell’Agonia‘. Qui è da apprezzare il maginifico paesaggio sulla costa jonica. Continuando sulla pista per 25 minuti, si incrocia la strada ‘Due Mari‘ in cui è possibile volgere lo sguardo sia sullo Jonio che sul Tirreno. Da qui è necessario proseguire dritto senza deviare per Villaggio Moleti. Dopo circa un chilometro si raggiunge il ‘Passo di Cancelo‘. Seguendo la salita sulla strada asfaltata per circa 500 metri, all’altezza del secondo tornante, sulla sinistra, si individua una strada sterrata che riporta nel bosco e dopo circa 20 minuti si giunge al ‘Laghetto di Zomaro‘. Proseguendo sul sentiero segnato, dopo 15 minuti si raggiunge la Fonte Acqua Bianca. Infine altri 10 minuti per l’Ostello Villa Verde con una chiesetta dedicata alla Madonna della Salute.

QUARTA TAPPA – ZOMARO – PASSO DELLA LIMINA

Dal Villaggio Zomaro si andrà a percorrere un tratto storico, ovvero quello delle ‘Mura di Spartaco‘. Si costeggia la Dorsale Tabulare, fino a raggiungere il Passo del Mercante e dopo circa 3 chilometri si giunge all’abitato di Canolo Nuova.

Imboccando la cosiddetta ‘strada romana‘ il percorso ritorna sul sentieri principale e raggiunge la località Varca ed il Castello forestale. Si prosegue in una fitta pineta finita la quale, bisogna girare a sinistra per immettersi nella strada sterrata che conduce al Piano Mortelle.

Da qui il percorso è in leggera discesa e si incontreranno i ruderi di ‘Torre Carditto‘. Bisogna infine scendere dal terrapiano per arrivare sulla strada asfaltata che diventa così percorso obbligato fino al Passo dell a Limina.