Lavori al T. Minniti. Franchini: ‘Sarà una corsa contro il tempo’. E Occhiuto: ‘A Reggio atteggiamento ostativo’

Ritardi sui lavori all'aeroporto di Reggio, l'amministratore unico di Sacal Franchini e il presidente Occhiuto spiegano cosa è successo

Occhiuto Franchini Aeroporto Reggio

Una porta verso il mondo, ma anche un simbolo di speranza e rinascita per una città per troppo tempo impantanata. Dopo anni di difficoltà e incertezze, per l’Aeroporto dello Stretto è arrivata la svolta grazie a Ryanair. La prima volta nel mese di aprile, con le prime rotte nazionali ed internazionali, la seconda nella giornata di ieri, con l’incremento dei voli per l’inverno 2025 e l’introduzione di un secondo aereo basato. Decisiva l’abolizione dell’addizionale municipale da parte della Regione Calabria.

Attualmente, però, il nodo al pettine riguarda i lavori di riqualificazione dello scalo Tito Minniti. Interventi fondamentali per un aeroporto che, adesso, può finalmente ambire ad accogliere un importante flusso di turisti internazionali. A fare il punto, sulla situazione degli interventi, è stato l’amministratore Sacal, Marco Franchini.

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Lavori di riqualificazione al Tito Minniti

“L’intenzione era da sempre quella di attivare nuovi voli per l’estate 2024 su Reggio Calabria – ha dichiarato Marco Franchini, amministratore unico di Sacal. L’impegno preso con l’azienda, nel 2023, era quello dunque di realizzare entro questa stagione le nuove sale di imbarco e di arrivo“.

Purtroppo, nonostante le migliori intenzioni, i lavori non sono partiti. Franchini ha spiegato che una serie di motivi ha impedito l’inizio dei lavori nei tempi previsti.

“La stazione appaltante, che è un’azienda pubblica, ha dovuto salvaguardare e applicare tutti gli aspetti contrattuali previsti. Quindi ora attraverso lo scorrimento della graduatoria, si individuerà una nuova ditta, facendo così partire finalmente i lavori e, magari, recuperando il tempo perduto entro l’estate 2025. Sarà una corsa contro il tempo, ma questo è l’impegno che vogliamo mantenere”.

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Anche il presidente Occhiuto, nel corso della conferenza di ieri alla Cittadella, ha commentato il rallentamento dei lavori al Tito Minniti:

“Ricordiamo che si tratta sempre di opere pubbliche e a volte, come purtroppo spesso accade ci sono delle complicazioni. A Reggio, a differenza dei lavori a Lamezia portati avanti dall’azienda con solerzia e precisione, abbiamo trovato un atteggiamento ostativo da parte dell’impresa che ha avanzato più riserve e quindi abbiamo avviato la risoluzione del contratto e credo che sia la strada migliore per fare i lavori nel tempo più breve possibile perchè quando si trova un interlocutore che invece di lavorare crea problemi, forse è meglio cambiare interlocutore. Credo che siamo nella condizione di rispettare comunque il cronoprogramma”.

Adesso che la compagnia low cost irlandese è finalmente sbarcata in riva allo Stretto, sognare è divenuto più semplice. E così i cittadini possono anche permettersi di immaginare l’aeroporto Tito Minniti finalmente rinnovato e operativo entro l’estate 2025. Una speranza per chi, come i reggini, lo ha visto languire per troppo tempo. La riqualificazione,  infatti, rappresenterebbe una vittoria non solo per Sacal, ma per tutta la comunità.