Conclave, lunedì due congregazioni e martedì i cardinali a Santa Marta: intanto la Cappella Sistina si trasforma – VIDEO

Il Vaticano rilascia un nuovo video e nuove foto sull'allestimento finale in vista del 7 maggio

conclave allestimento

Continua l’allestimento della Cappella Sistina in vista del Conclave che comincerà il 7 maggio. Ieri,venerdì, i vigili del fuoco hanno installato sul tetto il comignolo, la cui canna fumaria, servirà ad annunciare al mondo l’elezione del prossimo Papa con la fumata bianca. Intanto proseguono le Congregazioni generali dei cardinali.

Il Vaticano ha diffuso foto e video del processo di completamento, portandoci all’interno di quel luogo, già iconico, che ospiterà le operazioni di voto. Lunedì si svolgeranno due riunioni della Congregazione dei cardinali, una la mattina alle 9 e una di pomeriggio alle 17.

Lunedì inoltre dovrebbero concludersi i lavori per la sistemazione di Santa Marta, dove alloggeranno i cardinali durante il conclave. Lo ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede Matteo bruni, precisando che si stanno eseguendo lavori di ristrutturazione, sia a Santa Marta che in una parte di Santa Marta vecchia. I cardinali entreranno a Santa Marta dalla sera di martedì 6 maggio alla mattina di mercoledì 7 maggio, prima dell’inizio della messa Pro eligendo Pontefice in San Pietro.

Non sono ancora arrivati a Roma per il Conclave due cardinali elettori, ha reso noto Bruni. Uno di questi è il cardinale Vinko Puljic che dovrebbe arrivare nel pomeriggio.

Filoni: “Troveremo il nome giusto”

Il prossimo Papa andrà coadiuvato dal collegio dei cardinali e dai vescovi del mondo, perché il Papa “non è colui che risolve tutti i problemi“. Cosi’ il cardinale Fernando Filoni, gran maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro, in una intervista a La Repubblica. Filoni ha alle spalle una carriera impressionante: nunzio apostolico (c’era lui sotto le bombe americane nella sede diplomatica vaticana di Baghdad nel 2003). Sostituto agli affari generali della Segreteria di Stato, prefetto di Propaganda fide.

Che Papa potrebbe emergere dal prossimo Conclave? “La cosa molto bella nelle Congregazioni generali è che i diversi interventi presentano gli aspetti che riflettono il punto di vista dei vari cardinali che vengono dai vari Paesi. C’e’ quindi una dimensione geografica che emerge, e poi emergono anche le diverse sensibilità”.

Lunedì due congregazioni, martedì cardinali a Santa Marta

È chiaro che dopo Giovanni Paolo II, Benedetto e Francesco “abbiamo bisogno di qualcuno che raccolga queste eredità. E io penso che alla fine verrà fuori, perché dopo i tanti tasselli che stanno emergendo lo individueranno”.

Che ruolo avrà il prossimo Papa? “Non è un Papa che deve fare tutto: né deve continuare tutto né deve fare tutto di nuovo. Serve un Papa che raccolga gli elementi che vengono fuori e che sono la voce delle nostre comunità, delle nostre Chiese, delle società difficili in cui viviamo, societa’ con Dio, societa’ senza Dio o addirittura contrarie. Individuare i nomi adesso non si può”.

Lunedì due congregazioni, martedì cardinali a Santa Marta

Secondo Filoni, “il Papa non è colui che risolve tutti i problemi e nel suo ministero ha bisogno del collegio dei cardinali, del collegio dei vescovi. Solo cosi’ si trova il modo di essere Papa. Poi certamente è colui che dà un indirizzo, una visione”.

Quindi più coadiuvato? “Questo è quello che è venuto fuori dal Concilio vaticano II in poi, una teologia della collegialità, della sinodalità, della comunione. Secondo me bisogna privilegiarla, perché questo è il modo in cui si risponde a un mondo difficile e complesso”. Può esserci un Papa africano o di nuovo italiano? “In linea di principio non ci sono preclusioni”.

Chomalì Garib: “Tutto è aperto”

“Abbiamo 133 nomi e tutto è aperto”. Cosi’ il cardinale Fernando Natalio Chomali’ Garib, intercettato dai giornalisti mentre arrivava alla Congregazione dei cardinali in Vaticano

Vesco: “Serve tempo”

Nuovo Papa? “Lo Spirito Santo ha già deciso, ma noi non siamo ancora pronti. Abbiamo bisogno di più tempo per pregare”. Cosi’ il cardinale Jean Paul Vesco arrivando alle Congregazioni dei cardinali in Vaticano. Nelle riunioni, ha aggiunto, è “importante lo spirito di Papa Francesco

Semeraro: “Cerchiamo un direttore d’orchestra e non un solista”

“La collegialità è un supporto al Papa nel reggere il timone della Barca di Pietro. Il Pontefice non è un uomo solo al comando, in Conclave cerchiamo un direttore d’orchestra non un solista”. Cosi’ il cardinale Marcello Semeraro, ministro vaticano delle Cause dei santi, in una intervista a La Stampa.

Il prossimo Papa può fare a meno della collegialità? “Ne ha sicuramente bisogno perché il Papa da solo non esiste. Certo il corpo episcopale ha autorità solo se concepito unito al suo capo”, “anche il ministero di capo del collegio episcopale proprio del Papa, però, lo vuole unito a esso”.

Per Semeraro “l’inedita varietà di provenienze degli elettori può sembrare un punto debole per il conclave a motivo delle difficoltà che essa comporta. Non sono pero’ insuperabili”, perché non si tratta “di un’estraneità assoluta: a livelli diversi buona parte dei cardinali si conosce già. C’è, in secondo luogo, il reciproco ascolto che ormai da più giorni si vive nelle riunioni e già permette di superare diversi problemi”.

fonte: agi.it

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