Covid a Reggio, con le nuove regole fine dell’attesa per chi è in quarantena
Saranno validi anche i tamponi di controllo effettuati in farmacia. Le nuove regole
05 Gennaio 2022 - 19:02 | di Redazione

Primi giorni del 2022 pieni di disagi a causa del Covid, non solo a Reggio Calabria. L’aumento esponenziale dei casi ha fatto saltare, in diverse città, il sistema di controllo da parte delle autorità sanitarie. Sia per quanto riguarda il tampone di controllo a 10 giorni dalla diagnosi di positività (7 per chi ha fatto la terza dose), sia per l’esito dei tamponi eseguiti nei drive-in, ci sono notevoli ritardi. In alcuni casi, cittadini sono da 10 o 15 giorni nelle loro abitazioni, oramai senza alcun sintomo, in attesa di capire quando avranno l’ufficialità della loro negatività, primo step verso il ritorno alla normalità.
Non tutti però sono a conoscenza delle nuove regole emanate dal Governo, con il decreto pubblicato il 30 dicembre e utile a disciplinare in modo differente la quarantena l’isolamento in caso di contatto con positivo al coronavirus o in caso di contagio. Secondo quanto chiarito anche dalla circolare del 5 gennaio 2022, se una persona si contagia col Coronavirus, deve seguire il seguente protocollo a seconda se si è vaccinati con dose booster o meno.
Cosa fare quando si è positivi
“Per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”.
Se, dunque, una persona non è vaccinata, non ha completato il primo ciclo di vaccinazione (o lo ha completato ma da oltre 120 giorni), deve restare in isolamento per 10 giorni (purché asintomatica da almeno 3 giorni) e, come nel caso precedente, sottoporsi a tampone al termine dell’isolamento. Potrà uscire dall’isolamento se il test avrà dato esito negativo.
“In tutti i casi descritti – dice ancora il documento governativo -, per la cessazione della quarantena è necessario l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Nel caso in cui il test sia effettuato presso centri privati abilitati, è necessario trasmettere alla Asl il referto negativo, anche con modalità elettroniche“.
Contatti con soggetti positivi, cosa fare
In caso di persona non vaccinata, o che non ha completato il primo ciclo di vaccinazione (o lo ha completato ma da oltre 120 giorni), si deve restare in isolamento per 10 giorni (purché asintomatica da almeno 3 giorni) e, come nel caso precedente, sottoporsi a tampone al termine dell’isolamento. Potrà uscire dall’isolamento se il test avrà dato esito negativo.
“In tutti i casi descritti -specifica la circolare- per la cessazione della quarantena è necessario l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. Nel caso in cui il test sia effettuato presso centri privati abilitati, è necessario trasmettere alla Asl il referto negativo, anche con modalità elettroniche”.
Fine quarantena, cosa fare se l’Usca non effettua il tampone
Secondo le nuove regole, solo se non si hanno sintomi, per uscire dall’isolamento per i vaccinati con terza dose è possibile effettuare un test, sia antigenico rapido sia molecolare, anche in una struttura privata autorizzata che poi comunicherà l’esito al Servizio sanitario nazionale. Non sono validi, invece, i tamponi fai da te.
Negli ultimi giorni, come già riportato, l’Usca (UNITA’ SPECIALI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE) a causa dell’aumento dei contagi non riesce ad effettuare in modo puntuale i tamponi di controllo a domicilio. Due le possibilità che i cittadini hanno, a partire dal decimo giorno (settimo per chi ha ricevuto terza dose) dall’inizio della quarantena successiva alla diagnosi di positività.
In alcuni casi, Usca tramite una telefonata concorda con i cittadini un appuntamento all’esterno per effettuare il tampone molecolare di controllo. Se però la telefonata non è arrivata, e non si è riusciti a mettere in contatto con le autorità sanitarie, è possibile effettuare un tampone antigenico presso le farmacie o i laboratori privati, e in caso di negatività, porre fine alla quarantena. In caso di positività invece, è necessaria un’altra settimana di isolamento.
Anche in farmacia quindi si potranno effettuare i tamponi antigenici ‘di uscita’ dalla quarantena per i positivi già presi in carico dalle Usl, così come per i contatti stretti dei positivi. La novità, di particolare rilievo considerati i disagi e le attese, è stata decisa al termine dell’incontro che si è svolto martedì pomeriggio tra le associazioni di categoria e i rappresentanti della Regione. Si attende, in questo senso, la comunicazione ufficiale da parte della Regione Calabria con tutte le procedure e le modalità per eseguire il tampone di controllo anche nelle farmacie.
Cosa fare per riattivare il Green Pass
Una volta ottenuta la negatività con il tampone di controllo, è necessario riattivare il Green Pass, ‘bloccatosi’ dal giorno della positività. Come fare? Sino ad oggi, era necessario che il medico di base, una volta emesso il certificato di guarigione, provvedesse manualmente allo sblocco sulla piattaforma nazionale per la riattivazione del certificato verde.
La regola però è stata modificata e la procedura snellita: a partire dalle 23 del 5 gennaio 2022 infatti sarà però sufficiente l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. Si tratta, come riportato dal Corriere della Sera, del principio del «doppio automatismo»: visto che il tampone positivo sospende green pass, il tampone negativo lo deve riattivare.
I tecnici hanno modificato gli algoritmi in modo che sulla piattaforma nazionale e sulla App Io venga registrato in tempo reale il cambio di condizione del cittadino e non ci siano ritardi nel nuovo rilascio della certificazione verde.
