D'Alisera, Ioanna, Presti e Scarfone suonano insieme per Ecojazz.

Piena di sorprese la penultima serata del festival

Piena di sorprese la penultima serata del festival diretto da Giovanni Laganà. Le note del sax, della fisarmonica e della tromba, suonate al tramonto su “ La Loggia” di Pellaro, si sono fuse con le sonorità della chitarra durante il concerto serale al circolo Polimeni. Oggi ultimo appuntamento a Lazzaro“I suoni dell’Urlo del Tramonto sul Mediterraneo” di Fabrizio D’Alisera al sax, Carmine Ioanna alla fisarmonica, Alessandro Presti alla tromba hanno animato lo scenario suggestivo e panoramico della collina “La Loggia” di Pellaro, in occasione del tradizionale appuntamento promosso da Ecojazz festival diretto da Giovanni Laganà.I tre artisti hanno affascinato il pubblico presente con le loro evoluzioni musicali, tracciando una sorta di percorso parallelo al susseguirsi dei movimenti solari: le sonorità più accese di uno swing, con il sole ancora alto all’orizzonte, e una musica più soft in prossimità del tramonto.“Poter suonare la propria musica – hanno affermato all’unisono D’Alisera, Ioanna e Presti – è sempre qualcosa che ci emoziona; farlo in questa cornice così suggestiva è qualcosa di veramente unico ed eccezionale che ci ha dato delle sensazioni indescrivibili”.La musica e le sorprese hanno accompagnato tutta la serata. Nella cornice del circolo Polimeni di Reggio, che per la prima volta quest’anno ha ospitato la manifestazione, ha aperto il concerto il chitarrista romano di origini calabresi, Stefano Scarfone, di cui a breve uscirà il quinto disco. Dal jazz al blues, dal flamenco alle sonorità mediterranee e balcaniche fino al ritmo percussivo nordafricano: le sue contaminazioni hanno incantato il pubblico e riscaldato l’atmosfera per Carmine Ioanna e la sua fedele fisarmonica (accordion) nell’anteprima del suo primo album interamente eseguito con il suo strumento “Solo”, che uscirà a settembre in Francia e non prima di novembre in Italia.Da programma non era previsto alcun altro protagonista sul palco ma la magia dell’incontro e l’universalità della musica hanno fatto il resto. Con i dueprotagonisti della serata, senza averlo mai fatto prima, hanno suonato anche il sassofonista Fabrizio D’Alisera e il trombettista Alessandro Presti.“Suonare con questi straordinari professionisti – ha commentato Ioanna – è stata un’esperienza fantastica che ho vissuto mentre presento il mio ultimo disco. Non ricordo la mia vita senza la fisarmonica che ho conosciuto all’età di tre anni; è un legame stretto che ho sentito l’esigenza di raccontare in ‘Solo’, dopo i tanti dischi pubblicati con il mio maestro di vita Luca Aquino”.“Sono figlio di un calabrese e nelle mie fusioni musicali – ha spiegato Scarfone – sento prevalere sicuramente i ritmi del mare mediterraneo. Stasera ci sono state una bella sinergia e un’intesa particolare; la componente istintiva è stata quella vincente e, anche se non avevano mai suonato prima insieme, sul palco c’erano le persone giuste con la giusta umanità”.Ancora performance musicali inedite in questa ventitreesima edizione di Ecojazz festival, promosso dall’associazione musicale “Art Blakey”, in collaborazione con il comune di Motta San Giovanni, il Comune e la Provincia di Reggio Calabria, il Centro italiano femminile (Cif) di Reggio, la fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Sicilia.Entusiasti e soddisfatti i musicisti, il patron Giovanni Laganà e il presidente del Circolo Polimeni Igino Postorino che, per il livello artistico del festival, non esita a dirsi disponibile per replicare il prossimo anno.Ecojazz Festival si chiude oggi con l’ultimo appuntamento alle ore 19. Le note libere al tramonto saranno suonate dal D’Alisera, Ioanna, Presti ed anche Scarfone, per restare in tema di vincenti fuori programma, sulla spiaggia della legalità di Lazzaro.