Sempre meno calabresi in Calabria

Il Comune più popolo è quello di Reggio, con quasi 175 mila abitanti. Ma i numeri ISTAT immortalano una Calabria "lasciata" da molti


La migrazione dal Sud non è di certo una novità, mentre lo è il fatto che la popolazione di un’intera Regione, la Calabria nello specifico, diminuisca a vista d’occhio ogni anno che passa. A confermarlo sono i dati ricavati dalle ricerche ISTAT che dipingono un quadro scoraggiante per il Meridione.

Lo spopolamento della Calabria

È di 1.894.110 unità, la popolazione censita in Calabria al 31 dicembre 2019, con una riduzione di 17.911 abitanti (-9,4‰) rispetto al 2018 e di 64.940 abitanti (-4,2‰ in media ogni anno) rispetto al Censimento 2011. È uno dei dati delle prime due rilevazioni fatte nel 2018 e nel 2019 del Censimento permanente effettuato dall’Istat.

In merito al 2011, i residenti diminuiscono in tutte le province.

La riduzione è maggiore nelle province di:

  • Vibo Valentia -6,8‰;
  • Reggio Calabria -4,6‰ in media annua.

Più del 36% dei residenti è nella provincia di Cosenza nonostante una diminuzione della densità abitativa in 8 anni da 106 a 103 abitanti per km2.

I dati ISTAT

Il comune più popoloso è Reggio (174.885 abitanti), quello più piccolo è Staiti (211). Le donne sono in maggioranza, 966.378 (51%). L’età media è 44,4 anni contro i 45,2 dell’Italia. Si evidenza un progressivo invecchiamento con ritmi superiori alla media nazionale. Il comune più giovane è Platì (età media 36,1); quello più vecchio è Carpanzano (58,9).

Nel periodo 2011-2019 la popolazione straniera è aumentata del 5,8% in media ogni anno. Gli stranieri sono in crescita in tutte le province, con punte più elevate a Crotone (+8% in media annua) e Cosenza (+6%). Nel 2019 il 55,5% degli stranieri proviene dall’Europa, il 25,1% da un Paese africano mentre i cittadini di Asia e America rappresentano il 16,4% e il 2,9%. I cittadini romeni sono il 32,2% del totale degli stranieri e sono i più numerosi, seguiti da marocchini (14,2%) e bulgari (6,2%).

Rispetto al 2011 è dimezzata la presenza degli analfabeti (dal 3,4% all’1,7%) e sono diminuiti gli alfabeti privi di titolo di studio (dal 7,1% al 5,2%). Tra la popolazione di 15 anni e più le forze di lavoro sono 769.432, 6.351 in più rispetto al 2011 (+0,8%). In calo, invece, il numero degli occupati, 601.082, 13.419 in meno rispetto al 2011 (-2,2%). Gli occupati rappresentano il 36,5% della popolazione di 15 anni e più contro il 45,6% dell’Italia. Più elevato il tasso di disoccupazione (21,9% Calabria e 13,1% Italia). Il tasso di occupazione maschile è 45,1% +17% di quello femminile; il tasso di disoccupazione è al 20,1% e al 24,4% per uomini e donne.

Fonte: Ansa Calabria