Scilla, allarme di comitati e associazioni per impianto Edison: chiesto incontro urgente con la società

"Un’opera di queste dimensioni non può essere portata avanti senza un reale e trasparente confronto con il territorio" la nota


I comitati civici e le associazioni del territorio, insieme al gruppo consiliare di minoranza Scilla Mediterranea, hanno inviato oggi una PEC ai vertici di Edison S.p.A. per richiedere un incontro urgente sul progetto di impianto di pompaggio marino previsto nella frazione di Favazzina, nel Comune di Scilla (RC).

La richiesta, inviata per conoscenza anche al Prefetto di Reggio Calabria, al Ministro dell’Ambiente, ai sindaci dei comuni interessati, alla Città Metropolitana e alla Regione Calabria, nasce dalla profonda preoccupazione per l’impatto ambientale, paesaggistico, socio-economico e infrastrutturale dell’opera.

I rischi segnalati dai comitati

Secondo i promotori della richiesta – Comitato Scilla Straordinaria, Comitato Salviamo Favazzina, Associazione Algio, Associazione APS Chianalea – il progetto comporterebbe:

  • Alterazione irreversibile di un tratto di costa inserito in un’area ad alta valenza naturalistica e paesaggistica dello Stretto di Messina, riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona Speciale di Conservazione (ZSC);
  • Grave rischio per l’habitat marino, con scavi, cunicoli sottomarini e sbocchi in mare delle condotte di pompaggio;
  • Pericolo idrogeologico e sismico, in un’area già fragile dal punto di vista geologico;
  • Danno economico e sociale alle attività turistiche, di pesca e accoglienza;
  • Assenza di trasparenza e partecipazione pubblica nei processi decisionali.

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“Un’opera di queste dimensioni – si legge nella comunicazione – non può essere portata avanti senza un reale e trasparente confronto con il territorio, che da mesi manifesta contrarietà e preoccupazioni. È nostro dovere difendere il diritto delle comunità locali a essere ascoltate e rispettate”.

I firmatari propongono che l’incontro si tenga presso il Comune di Scilla, alla presenza delle istituzioni locali, delle associazioni e dei cittadini. In mancanza di una risposta tempestiva, annunciano di essere pronti a intraprendere tutte le azioni pubbliche, istituzionali e legali necessarie per la tutela del territorio.

La vicenda, già segnalata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, sarà inoltre portata all’attenzione del Consiglio Comunale attraverso la richiesta di una seduta aperta dedicata al tema.