Federbalneari Calabria: “Preoccupa l’incomprensione dell’UE, bene Salvini”

“Indennizzi più concreti per tutelare oltre 1.500 imprese balneari calabresi”, le parole di Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria

Via Marina Lungomare Reggio Calabria (3)

“Esprimiamo forte preoccupazione per l’evidente incomprensione da parte della Commissione Europea riguardo ai contenuti del decreto ministeriale in materia di concessioni balneari e al contempo prendiamo atto con favore della volontà e delle ottime intenzioni del ministro Salvini nel voler difendere con determinazione il nostro comparto”. Lo dice Massimo Nucera, presidente di Federbalneari Calabria.

Nucera: “Indennizzi più concreti per tutelare oltre 1.500 imprese balneari calabresi”

“Lo esortiamo ed incoraggiamo a proseguire con coerenza nel percorso intrapreso – prosegue Nucera – anche attraverso l’integrazione del decreto ministeriale sugli indennizzi, al fine di renderlo più concreto, efficace e realmente capace di tutelare le oltre 1.500 imprese balneari calabresi, vero e proprio patrimonio del made in Italy”.

Appello a un confronto costruttivo tra Governo e Commissione UE

Federbalneari Calabria auspica un confronto tempestivo e costruttivo tra il governo italiano e la Commissione UE, volto a chiarire e migliorare i contenuti del DM, in un’ottica di tutela delle imprese e di stabilità per l’intero settore turistico-costiero.

Il rischio di un contenzioso e l’urgenza di una soluzione condivisa

“Il rischio di un contenzioso prolungato, unito allo stato di incertezza e caos nella programmazione del turismo balneare, è purtroppo sempre più concreto – sottolinea Nucera – e non possiamo permettere che le imprese calabresi vengano lasciate sole, senza il rispetto dovuto per le funzioni sociali ed economiche che quotidianamente svolgono sui nostri litorali”.

Richiesta a Bruxelles: “Lo Stato italiano tuteli il comparto balneare”

“Chiediamo con forza alla Commissione Europea – conclude Nucera – che sia lo Stato italiano, in modo sovrano e responsabile, ad armonizzare e tutelare le esigenze delle imprese turistiche, riconoscendo il valore e l’unicità del comparto balneare italiano, e garantendo così anche la possibilità di pianificare gli investimenti futuri”.