Karati luxury wine debutta tra l’eleganza del Parco dei Principi di Roccella ionica in occasione del Wedding day, che si terrà nella splendida Sala Rosa.
Riscoprire la Bellezza del nostro territorio è un’Impresa, ma meno ardua quando s’incontrano imprenditori eccelsi, Fernando Carlucci, Direttore prestigioso del Resort a cinque stelle, Rosario Barone, Maitre di grande esperienza, capaci di scrivere un’altra storia della Calabria, che riscatta e valorizza la nostra terra e il meraviglioso parco, il Parco dei Principi, oasi incantata, incastonato nel mare nostrum, lungo la Riviera dei Gelsomini.
Un’affascinante storia, tra tradizione e contemporaneità, all’insegna della Bellezza.
Un racconto a cui partecipa il Brand Karati luxury wine, una creazione dell’Azienda Shiva, con sede a Reggio Calabria, ideata dal giovane imprenditore, Salvatore Modafferi, che partendo dalle eccellenze della propria terra ha inteso unire Bellezza e Impresa ed offrirla ad un mercato a vocazione internazionale. Non sarebbe stato possibile trasformare l’idea in potenza in un Progetto fattivo e reale senza essere sostenuto, in questa visione ambiziosa e impegnativa, da intraprendenti soci, che hanno contribuito ad avvalorare, con le loro competenze ed esperienze, il Progetto di Salvatore Modafferi, dalle ampie prospettive, ove convergono diversi settori specialistici, dallo sport all’organizzazione di congressi culturali e ogni attività che possa contribuire alla valorizzazione del territorio.
L’incontro con diverse realtà imprenditoriali, dai liquorifici, vetrerie , cantine, grafici, tipografie d’avanguardia, aziende leader a livello mondiale, come Battiloro Manetti, produttore top nell’oro alimentare,che ha reso Gold la linea più pregiata dei nostri prodotti , unito ad una minuziosa ricerca culturale, hanno favorito la nascita dell’Azienda Shiva, con il primo prodotto: una Vodka d’Autore con oro 23 Karati dal designer contemporaneo, a breve uscita, e il Brand Karati luxury wine, una trilogia di Vini pregiati dell’area grecanica e d’ispirazione mitologica.
Potremmo asserire “Quando la Bellezza diventa Impresa”, qual è il rapporto tra bellezza e impresa?
“L’unione tra Bellezza e Impresa può avvenire quando si è portatori di una “visione eterna”. Potrebbe sembrare un’idea utopistica, invece, è profondamente reale e ha guidato i grandi imprenditori del passato. Da Barilla ad Olivetti, maestri di una mentalità imprenditoriale che non consideri il breve termine e neanche il lungo periodo ma ambisca, appunto, ad una visione atemporale, piena di valori essenziali, come qualità, eccellenza, responsabilità.
In tal modo, fare impresa significa avere in sé una missione etica, che guardi al prodotto come possibilità di creare visione e diventare riferimento per un cambiamento sociale.
L’impresa come occasione culturale:L’obiettivo è di incontrare le diverse culture, in tal modo, abbiamo iniziato dalle nostre origini, dando priorità alla nostra identità ed è nata la Trilogia di vini Thànatos/ Àgape/ Eros, da vigneti autoctoni e dalla doviziosa lavorazione.
Un grande impegno per un importante risultato, che valorizzi le nostre eccellenze e sia propulsore di nuove idee, in una visione virtuosa.
“Sì, molto impegnativo, ma creativo e appassionante. Abbiamo iniziato contattando le diverse cantine della ionica e tirrenica per conoscere i vigneti e personalizzare il nostro vino, con l’appassionato e competente enologo al quale abbiamo suggerito le nostre esigenze per costruire un vino da portare sulle tavole più esigenti e che potesse raccontare, anche, una storia.
E poi aziende, vetrerie, grafici, etichettifici, tra le eccellenze italiane, che avessero una mentalità artistica e che collaborassero con noi per la realizzazione di un’opera arte, più che un prodotto di consumo, affinché potesse rappresentare, anche, un’idea culturale .Certo, non è stato semplice in una terra con una vocazione imprenditoriale ancora da consolidare e potenziare e alcune firme importanti della imprenditoria che non sempre ci hanno accolto nella loro esperienza, che ci avrebbe sostenuto e sarebbe stata propulsiva per noi, ma soprattutto per il nostro territorio. Tuttavia l’accoglienza complessiva è stata possente, una grande stima e benevolenza ci ha circondati, uno staff che ha lavorato per noi con grande serietà e professionalità.
“Aureum in fundo”, parafrasando, si potrebbe asserire. L’idea dell’ORO all’interno del vino, che ha reso l’Azienda unica nella produzione del vino rosso con Oro 24 Karati e, dunque, il raggiungimento di un primato incredibile! Come nasce questa idea?
“In verità, questa è una mia intuizione al ritorno da alcuni viaggi fuori dall’Italia dove l’uso dell’oro è più diffuso e ha un significato di nobiltà e, inoltre, è un minerale dagli effetti bioenergetici, infine, permette di creare una bellissima scenografia sulle tavole più esigenti. Un lavoro complesso, delicato e continuo che ci ha impegnati per molti mesi.
Tuttavia ci aspetta un grande lavoro ad un ritmo sempre più crescente e, a breve, saremo sul mercato con un nuovo prodotto, dal designer contemporaneo, che presenteremo ai nostri clienti in prossimità del Natale.