La Calabria piange Mimmo Martino

Di Antonio Cormaci - Una madre non vorrebbe mai pi

Di Antonio Cormaci – Una madre non vorrebbe mai piangere il proprio figlio. Oggi la Calabria piange uno dei suoi figli prediletti, che con la sua voce, con la sua musica, con la sua voglia di cantare una terra bella e dannata, ha narrato le glorie di una madre malconcia, ma che  ha sempre nutrito per il proprio figlio un amore viscerale, sentito, profondo, come testimonia il senso di stupore, di dolore, di ineluttabilità che pervade gli spiriti di molti cittadini reggini e non solo. 
Chi era Mimmo Martino? Il leader dei Mattanza, sì, ma era anche un profeta del meridione, di una Calabria disagiata ma comunque forte delle proprie tradizioni e dei proprio costumi; lui, che dai trascorsi emiliani tra rock e blues, è tornato a Reggio voglioso di poter cantare le tradizioni di Reggio, le tradizioni di una Calabria sconosciuta, dimenticata, vessata.  La musica popolare, per Mimmo, non era il mero motivetto che accompagnava una danza improvvisata, ma era una testimonianza di una cultura, di un modo di pensare, di concepire la vita. E fu questa la sua più grande missione: cantare la ricchezza della Calabria attraverso la musica. Ricchezze letterarie, ricchezze musicali per renderci consapevoli di non vivere nel mondo ottenebrato che ci spinge a partire. 
Mimmo, ci mancherai, ma il tuo ricordo, la tua idea di un Calabria ricca e fertile, financo sconosciuta, rimarrà per sempre nella tua musica, nella memoria di chi ti ha amato.