La FIP “resuscita” il Mito: tocca a Coppolino riportarlo in cima
25 Luglio 2018 - 16:49 | di Teo Occhiuto

di Matteo Occhiuto – Un biglietto per l’inferno. Di andata e ritorno. Un viaggio devastante, massacrante, che ha visto protagonista, suo malgrado, il Mito della Viola Reggio Calabria. Un Mito vero, con la M maiuscola, che, proprio quest’anno, aveva iniziato a brillare nuovamente come soleva farlo in anni d’oro ormai troppo lontani. Almeno fino ad un cupo inizio di marzo, quando la spada di Damocle di una fideiussione giudicata falsa metteva fine, praticamente, a tutto. Azzerando, di fatto, tutto quello che, finalmente, s’era faticosamente riusciti a costruire.
Fino ad arrivare, ad inizio luglio, alla cessione del club ad Aurelio Coppolino, pronto a trasferirlo a Barcellona Pozzo di Gotto, sua città natale. Salvo, come accaduto a Fabi, Calvani e compagni, scontrarsi contro il muro di una Federazione decisamente opinabile per modi, tempi e regolamenti. Una FIP che, di fatto, negando il trasferimento in Sicilia del titolo che fu – ed ora ritorna ad essere – della Viola Reggio Calabria, ha riacceso una fiammella, quella del Mito, che lei stessa aveva spento. Senza remore e rimorsi.
Si ripartirà, dunque, dalla verve di un imprenditore che, senza dubbio, incarna alla perfezione la locuzione latina “Nemo propheta in patria”. Toccherà a Coppolino, che in questi venti giorni ha comunque manifestato sempre profonda ammirazione e rispetto verso la storia del Mito, ricostruire partendo dalle macerie che, improvvisamente, sono diventate meno fitte e decisamente più malleabili. Non più quelle di Barcellona, che rimarrà senza pallacanestro per i prossimi tre anni, ma quelle di una Reggio Calabria che, per sua stessa ammissione, lo ha ben accolto ed è, stante le parole dello stesso imprenditore siciliano, pronta a supportarlo.
Quello che, adesso, interessa è ricominciare a parlare di basket. Capire quali possano essere le prospettive della stagione 2018/19, sapere quali saranno i successori dei vari Rossato, Pacher, Baldassarre, conoscere chi siederà su quella panchina che fu di Calvani. Capire con quali ambizioni la rinnovata e rediviva Viola Reggio Calabria si presenterà a Matera, il prossimo 7 ottobre.
Il mito, come l’araba fenice, è resuscitato dalle proprie ceneri. Ora tocca ad Aurelio Coppolino alimentarne la fiamma.